‘Mia nonna fuma’ è il romanzo di esordio di Alessandro Raschellà edito nel 2019 in seconda edizione. La parte più interessante del libro è la copertina, i colori e la scelta grafica rendono la pubblicazione particolarmente accattivante, vale lo stesso per la scelta del titolo.
L’intenso e curioso monologo del protagonista, che non si chiama mai per nome come non cita mai i suoi compagni di avventure né le città che visita nel corso del suo racconto di mezza vita, è un dialogo di natura introspettiva senza filtri né censure. Scrivere un’autobiografia non è assolutamente semplice, lo scrittore deve trovare la formula giusta per arrivare al lettore e mantenere alta l’attenzione. L’autore in questo romanzo parla di storie reali vissute in prima persona partendo da un particolare, del quale il protagonista stesso soffre: il disturbo di concentrazione, in psicologia il cosiddetto disturbo dell’attenzione. Nonostante egli stesso si definisca ‘distratto, autistico, cinico, accidioso, indifferente e insensibile’ nel suo libro cita e riporta innumerevoli riferimenti alla musica e alla letteratura nonché a bizzarri e originali rimugini mentali.
Partendo da un incipit dove l’autore è dichiaratamente consapevole della sua condizione primordiale del ‘è un bambino intelligente ma non si applica abbastanza’, prosegue con un racconto che ci fa scoprire che si è laureato in ingegneria con 110 e lode, che ha scoperto quali sono le grandi opportunità di coloro che viaggiano, che siano viaggi fisici o mentali o che si possano ricordare o meno e persino raccontare. In merito al racconto, lo scrittore non si risparmia e descrive i luoghi e i personaggi con originalità e ironia. Curioso è il capitolo dei numeri dispari e la sua ossessione nel ricondurre tutto a cifre dispari, quasi a voler trovare un alibi alle decisioni che prendeva in base a questa scelta puramente numerica.
Alla voce sincero, sul dizionario della lingua italiana, si può trovare la seguente definizione: si dice di persona che non mente, che non inganna, che non sente e agisce senza falsità o doppiezza. Nel mio paese, invece, sincero significa stupido.
Il protagonista è consapevole del paradosso del ‘va tutto bene’ e dell’enorme differenza che trova tra la sua patria e le altre città estere, che racconta senza mai chiamarle per nome in questo libro, ma che sono facilmente riconoscibili dal lettore per i fatti narrati. Parla dei problemi del trasporto pubblico, degli adolescenti, dei luoghi comuni (forse i più pericolosi), della politica, dell’economia, della noia, del conformismo, del sesso e delle incongruenze. Il romanzo porta a riflettere sulla diversità, sulla cultura, sull’apertura mentale, sulla modalità di apprendere e di studiare, di vivere e di amare. Il messaggio più significativo è quello rivolto ai giovani, perché il protagonista alla fine scrive di una realtà che non ha vissuto solo lui, ma che innumerevoli giovani sono costretti a vivere perché in una nazione come la nostra purtroppo non tutti trovano la strada giusta e non è sempre colpa di un problema di attenzione ma di una complessa visione d’insieme mal amministrata. Una lettura molto interessante e coinvolgente, quanto cruda e meditativa.
Mia Nonna Fuma
Copertina flessibile : 172 pagine
ISBN-10 : 1096202549
ISBN-13 : 978-1096202547
Peso articolo : 318 g
Editore : Independently published
Dimensioni : 15.24 x 0.99 x 22.86 cm
Lingua: : Italiano