Dure le polemiche e i commenti successivi all’incontro dell’assessore capitolino Esposito con le associazioni dei ciclisti di Roma, dove emergerebbe, a detta delle opposizioni «un quadro inquietante sulla mobilità romana».
«Ora che ha elencato le cose che non farà, l’assessore Esposito dia un senso al suo incarico altrimenti può anche tornare a Torino. Ci dica se ha progetti per il futuro, perchè i cittadini romani hanno bisogno di opere e servizi efficienti, ma prima ancora di una giunta che ami Roma e che guardi alla rinascita di questa città, al di là delle poltrone che appioppano al primo che capita» lo dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio, successivamente all’incontro dell’assessore Esposito con le associazioni dei ciclisti della Capitale dove emerge un quadro inquietante sulla mobilità romana.
Aggiunge Santori: «L’assessore alla mobilità di Roma è un piemontese già occupato in parlamento e sui social network, che non conosce le linee degli autobus e i nomi delle strade, figuriamoci come possa traghettare Roma verso un giubileo straordinario occupandosi di un tema fondamentale quale quello dei trasporti. Per due anni si è promessa la rivoluzione della ciclabili, ma addirittura è stato abolito l’ufficio di coordinamento e sviluppo della ciclabilità, che viene demandato ad una azienda partecipata che continua a sfornare consulenze dispendiose e inutili. Il risultato emerge dalle parole dell’assessore Esposito: il GRAB non si può fare, non si trova il modo per controllare le zone 30, non si trovano i vigili, le ciclabili tracciate a terra non possono essere fatte, per gli attraversamenti pedonali rialzati non ci sono i fondi, per fare le aree pedonali ci vogliono i controlli elettronici. Insomma, un resoconto imbarazzante, un muro di gomma che ha smascherato due anni di bugie del sindaco. Marino, dal canto suo, ha usato la bicicletta fin quando è servita per la propaganda, mentre oggi siede sulla sua auto blu facendosi beffa dei ciclisti. Sono trascorsi due anni in cui la giunta comunale ha lavorato per finta, alla stregua dell’ufficio sinistri del ragionier Fantozzi». ML