Fino al 30 dicembre a Roma torna “Cerealia. La Festa dei Cereali. Cerere e il Mediterraneo”, il festival internazionale e interdisciplinare che in questo 2020 avrebbe dovuto compiere i suoi 10 anni. Dedicato al mondo dei cereali, il Festival è organizzato dall’associazione culturale no-profit M.Th.I.
I laboratori ludico-creativi dedicati al mondo di Gianni Rodari, il workshop educativo sugli sprechi alimentari, il cooking lab per giovanissimi cuochi in erba con lo chef Renato Bernardi, le video performance di Ricette in Versi e i webinar per adolescenti in collaborazione con Guida Genitori Onlus e FIDAF.
L’appuntamento intende valorizzare lo scambio e l’arricchimento interculturale tra i Paesi del Mediterraneo quale occasione d’interscambio culturale a vari livelli, tra cultura e società, alimentazione e gastronomia. Lo fa promuovendo la condivisione delle sfide comuni a livello di cluster regionali tra i popoli che si affacciano sul mare nostrum, stimolando lo sviluppo di modelli sostenibili di economia circolare e sposando i 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile dell’Agenda 2030, con un approccio partecipativo dal basso che valorizza le istanze e le competenze della società civile, nel rispetto e nella salvaguardia dell’ecosistema mediterraneo. In questi ultimi anni gli organizzatori del Festival hanno percepito la necessità di riuscire a raggiungere il pubblico più giovane, in particolare bambini, adolescenti e ragazzi; il target più difficile da coinvolgere e intercettare, prevedendo una serie di attività a loro dedicate.
Coinvolgere le giovani generazioni è fondamentale non solo per formare il pubblico del futuro, tanto più in un momento come quello attuale, in cui le attività culturali rischiano di essere marginalizzate; non solo per educarli e formarli, ma perché avvicinarli alla conoscenza delle culture e delle scienze, al confronto con l’altro da sé, è vitale per il loro sviluppo quali individui e cittadini consapevoli, capaci di divenire nel futuro attori propositivi di cambiamento della società. Ogni anno il Festival si propone infatti come occasione d’interscambio culturale inter e transdisciplinare, affrontando tematiche quali l’alimentazione, l’ambiente, l’economia, il territorio e la dimensione sociale.
L’accesso alle attività in presenza sarà gestito nel pieno rispetto delle normative anti-covid19, prevedendo fino a un limite massimo di partecipanti. Tutte le attività sono gratuite.
Alessia Di Domenico