Navigare in rete è una delle principali attività in Italia e nel mondo. Questo perché sono diverse le cose che si possono fare sul web, dal lavoro allo svago, passando per i giochi come Casino777 blackjack e lo shopping online. Allo stesso modo, però, occorre prestare molta attenzione quando si naviga in rete perché i rischi legati all’utilizzo di internet sono tanti. Se non prestiamo attenzione possiamo “concedere” i nostri dati in maniera pericolosa. Questi dati finiranno in mano a chi ne farà attività di profilazione per invio di pubblicità, offerte, proposte di ogni genere. E stiamo parlando per adesso solo di chi svolge attività legali, anche se ai limiti della correttezza. Senza considerare tutte quelle attività illegali che possono essere pericolose per la nostra navigazione.
Negli ultimi anni tra truffe, hacker e phishing ci sono stati diversi casi di furto di identità e digital kidnapping. Nel primo caso si tratta di una sostituzione di persona che avviene quando, con qualsiasi mezzo, qualcuno riesce a sostituirsi ad un’altra persona: questo comportamento viene equiparato, a livello penale, con l’applicazione dell’art. 494 C.P. che punisce chiunque, al fine di procurare a sé o ad altri un vantaggio o di recare ad altri un danno, induce taluno in errore sostituendo illegittimamente la propria all’altrui persona, o attribuendo a sé o ad altri un falso nome o un falso stato,ovvero una qualità a cui la legge attribuisce effetti giuridici. Nel secondo caso, invece, riguarda i dati dei più piccoli che possono finire nelle mani sbagliate e crearci problemi piuttosto seri.
Navigare in rete in totale sicurezza
Internet è comunque un luogo sicuro se utilizzato nel modo giusto. A partire dalla scelta della password che deve essere effettuata con molta accuratezza poiché rappresenta la nostra chiave di accesso e la garanzia per mantenere riservate le informazioni che ci interessano. Il primo consiglio è quello di evitare password che richiamino nomi di congiunti e date di nascita perché sono abitualmente utilizzate per forzare la protezione da parte di chi vi conosce utilizzate per le password nomi di fantasia non presenti in dizionari italiani e stranieri, in quanto è possibile utilizzare tali dizionari in forma elettronica per violare un sistema protetto, utilizzando programmi adatti scegliete una combinazione di caratteri alfanumerici, vale a dire lettere e numeri, che creino una sigla facilmente memorizzabile per l’utente memorizzare la password, evitando di scriverla, è una garanzia per mantenerne l’integrità il frequente cambio password.
Altro passo importante è la scelta del browser. Sul web è possibile utilizzare browser particolarmente sicuri configurando opportunamente in modo da permettere l’accesso dei navigatori ai soli siti elencati in una lista impedendo, così, l’ingresso in quelli classificati come “sconvenienti” sulla base delle regole diffuse da alcuni enti quali l’ICRA (Internet Content Rating Association).
Bisogna poi prestare attenzione alle mail che si ricevono. Può capitare di ricevere via email o app dei messaggi che ci invitano a cliccare su un link imperdibile: se questo arriva da contatti sconosciuti, molto probabilmente si tratta di malware che può danneggiare il computer, infiltrarsi tra i dati personali e causare danni economici. Quando si ricevono inviti da amici, bisogna comunque fare attenzione: quell’account potrebbe aver subito un attacco hacker e inviare link maligni senza saperlo.
Per quanto riguarda i social un utilizzo attento è sempre più opportuno. Il consiglio degli esperti è quello di scegliere con attenzione cosa si condivide, dedicando del tempo alle impostazioni di privacy del proprio profilo, decidendo quali informazioni sono visibili a chi. Dati sensibili come numero di telefono, indirizzo di casa, ma anche scuola o palestra a cui si è iscritti, non devono essere mai pubblicate: basta un semplice screenshot e quelle informazioni possono essere copiate, inoltrate e diffuse, senza avere alcun controllo.
Così facendo si sta alla larga dal rischio del “doxxing”, cioè quando per opera di persone conosciute o hacker, i dati privati (come l’indirizzo di casa) vengono pubblicati online. Per una maggiore sicurezza, quando ci si iscrive a un nuovo servizio bisogna usare sempre una password diversa e difficile da indovinare.
Per quanto riguarda il mondo dei più piccoli attenzione al fenomeno del cyberbullismo. La possibilità di nascondersi dietro un profilo anonimo può accentuare atteggiamenti aggressivi di chi cerca di sfogare frustrazioni e dolori rivalendosi sugli altri, ma le conseguenze emotive non sono molto diverse da quelle di un confronto verbalmente violento offline, con l’aggravante che i messaggi restano scritti e condivisibili.
Arianna Calandra