Lo scorso febbraio ci siamo addormentati in un mondo e bruscamente, senza rendercene conto, ci siamo svegliati in un altro…… Il distanziamento sociale è stato inevitabile per contenere la pandemia e improvvisamente baci e abbracci sono diventati armi letali e la lontananza dalle persone care è diventato invece un grande gesto d’amore.
Quest’anno quindi, per tutti noi, saranno festività molto diverse dal solito, più sobrie e con uno stato d’animo in equilibrio, a volte instabile, tra lo spirito di una festa tradizionale e sentimenti contrapposti. Gioia e timore, serenità e preoccupazione, pace e inquietudine.
Non sarà il Natale degli abbracci e delle grandi tavolate, non saranno le feste da trascorrere con tutti i parenti e con molti amici. Saranno caratterizzate, invece, da distanze e incertezze, perché tutto è stato stravolto e abbiamo dovuto modificare le nostre abitudini.
Per chi ha perso i propri cari saranno festività con una lacrima di troppo e una presenza di meno.
Ma se l’essenza del Natale è proprio l’attesa di una “rinascita”, auguriamoci almeno che questa avvenga il prima possibile.
Il miglior regalo sarà il ritorno alla normalità, quando, dismesse le mascherine, potremo tornare a sorriderci di nuovo e ad inseguire i nostri sogni.
A tutti i nostri lettori, auguri di Buone Feste, nonostante tutto.
Daniela Gabriele