“Niente botti di Capodanno in molte città italiane, ma ancora nella Capitale si attende la firma della Sindaca Raggi al provvedimento di divieto dell’utilizzo dei botti per festeggiare il Capodanno. D’altronde come in precedenza la Sindaca Raggi solitamente firma l’ordinanza di divieto nella giornata del 30 dicembre, quando già chi ha intenzione ha acquistato il materiale pirotecnico”.
È quanto dichiarano in una nota Piergiorgio Benvenuti e Fabio Ficosecco, rispettivamente Presidente Nazionale e responsabile romano del Movimento Ecologista Ecoitaliasolidale.
“Le ragioni che giustificano il divieto sono molteplici: la tutela della salute pubblica, il benessere degli animali e, quest’anno più che mai, l’esigenza di limitare il carico di lavoro negli ospedali, già sotto pressione a causa del Covid-19. Proprio per questo in piena emergenza sanitaria, nel rivedere
i festeggiamenti sarebbe stato opportuno rendere omogenei i divieti nell’intero Paese -osservano gli esponenti di Ecoitaliasolidale- ma così non è stato e quindi si attendono le disposizioni locali che come a Roma tardano ad arrivare”.
“Da parte nostra, come ogni anno, invitiamo a non utilizzare i ”botti”, attraverso la tradizionale iniziativa denominata “ANCHE LO SPUMANTE FA IL BOTTO”, invitando a festeggiare con il solo botto dello spumante, ponendo l’accento sul pericolo dell’utilizzo dei botti e le relative conseguenze. In modo specifico per quelli venduti illegalmente e prodotti fuori ogni norma di sicurezza che solitamente sono finalizzati per spettacoli pirotecnici di più ampie proporzioni, e che possono creare danni anche gravi a chi li utilizza e chi si trova nella traiettoria dell’esplosione”.
“Basti ricordare come lo scorso anno, il 2019, è stato fortunatamente il sesto capodanno consecutivo senza morti, ma il peggiore in quanto a feriti dal 2015. Sono stati registrati 216 persone in ospedale rispetto ai 212 del 2018, di cui 50 i minori. Ma non solo -proseguono Benvenuti e Ficosecco- ribadiamo che tale utilizzo comporta il conseguente raddoppio del livello di polveri sottili PM10, con rischi per la salute dei cittadini ed in particolare di coloro che soffrono di asma e patologie respiratorie, soprattutto per persone non più giovani. Nel 2005 da uno studio della Cewep (Confederation of european waste-to-energy plants) si è calcolato che soltanto a Napoli i fuochi d’artificio avevano generato una quantità di diossina pari a quella prodotta in un anno da 120 inceneritori”.
“Ed altresì il nostro appello di non utilizzarli è collegato anche ai danni che si possono provocare agli animali domestici come cani e gatti, in quanto per loro è un evento eccezionale che può causare infarti e danni irreversibili all’udito e all’orientamento”.
“Trascorriamo queste difficili e sofferte festività, senza inquinare e correre inutili pericoli, per noi e per i nostri amici a quattro zampe. A chi amministra ora la Capitale – concludono Benvenuti e Ficosecco- chiediamo la firma dell’ordinanza anti-botti non più al 90’ minuto, fuori tempo massimo, come è avvenuto gli scorsi anni”.