La rapina lascia i commercianti sgomenti: «In questa zona siamo ormai alla terza volta in tre settimane. A chi dobbiamo appellarci per essere difesi?»
Come in un film d’azione americano, una sena di delinquenza incredibile. Prendono un furgone di grosso calibro, puntano verso il negozio e sfondano a gran velocità la serranda, scardinando gli infissi e facendo una pioggia di vetri. Il bottino: tre macchinette slot, trafugate di fretta e furia, caricandole sul veicolo, per poi dileguarsi nel buio. Tutto questo alle 2 e 25 della notte di lunedì 19 scorso, ai danni del bar “La Sorgente” in via delle Genziane 7, che da un mese e mezzo aveva cambiato gestione. A raccontare l’accaduto è la proprietaria dell’attività, Marina S.: «La mattina quando sono venuta ho trovato la serranda completamente aperta, hanno buttato giù proprio tutto, compresi gli infissi. Ho trovato tutti i vetri per terra e il muro completamente scardinato. Si sono presi le tre macchinette slot che c’erano. Poi abbiamo visto il filmato, del nostro circuito chiuso di telecamere, dove si scorgeva chiaramente un furgoncino bianco aperto dietro per il carico. Per ben tre volte – di retromarcia – hanno caricato il negozio, ma non sono riusciti a entrare, poi la quarta volta hanno preso più distanza e hanno completamente sfondato la serranda. Erano cinque uomini robusti, uno guidava e altri quattro erano a piedi. Tutti belli piazzati. A un certo punto un’altra macchina in lontananza ha fatto i fari come fosse un segnale e loro, dal camioncino hanno risposto con altrettanto lampeggiamento. Dopo un po’ sono scappati tutti, uno era pure ferito. Si è visto bene chi guidava il camion perché ha rivolto il viso verso la telecamera. La documentazione video è in mano alle forze dell’ordine che hanno prospettato tempi tecnici per individuare i colpevoli» Sono in due a lavorare dentro al bar, Marina e Matteo, ora è quasi tutto rimontato per fortuna. Alla domanda «se li avesse tra le mani, cosa farebbe? Cosa gli direbbe?» Marina preferisce non rispondere tanto è colta da dolore e amarezza per l’accaduto, dice solo «siamo alla terza rapina di zona in tre settimane» e non mi sento troppo tutelata dalle forze dell’ordine.
Silvia Buffo