“Incontro interessante, basato sui contenuti, un confronto franco”. Lo ha detto Giorgia Meloni, presidente di Fdi, dopo un colloquio della durata di un’ora con Mario Draghi. “La nostra posizione è immutata, non voteremo la fiducia a Mario Draghi ma siamo a disposizione della nazione per tutto ciò che può essere utile“, ha ribadito Meloni.
Sulla discussione programmatica con il premier, la leader di Fdi ha aggiunto: “Chiediamo l’abolizione del cash-back e della lotteria degli scontrini: si potrebbero liberare 5 miliardi di euro da destinare alle aziende maggiormente in difficoltà. Abbiamo detto a Draghi basta alla limitazione della libertà delle persone a colpi di dpcm”. Per quanto riguarda il fisco, poi: “il presidente Draghi immagina che le tasse non aumenteranno e questa mi pare una buona notizia. E immagina una tassazione improntata alla progressività, il che esclude la possibilità di una flat tax e mi dispiace“.
Giorgia Meloni ha aggiunto poi che si deve capire “come si interpreta la svolta del governo sull’ambiente”: appurato che “sulla difesa della nostra terra non possiamo non essere d’accordo”, si deve “capire cosa si intenda per svolta ambientale”. “E’ una buona cosa, la destra italiana è la più ambientalista, ma mi pare che l’approccio dell’Europa sia stato un approccio che più che riconvertire abbia cercato di colpire la produzione”. Ad esempio è il caso della plastic tax che agisce “colpendo le aziende per trovare soldi per aiutarle e che quindi non ci trova d’accordo”. Ha concluso con: “questa è una delle cose che non condividiamo”.
Meloni ha infatti spiegato che “i fiumi europei incidono sullo sversamento di plastica in mare per lo 0.88%, ma l’Ue acquista da India e Cina, Paesi che che contribuiscono per l’80% al marine litter, all’inquinamento plastico del mare”. La leader di Fdi ha concluso sostenendo che da questo punto di vista “una scelta sarebbero dei dazi di civiltà su Paesi che non rispettano i nostri standard ambientali”.
Erica Lucia Noli