di Carlo Priolo
All’Illustrissimo Procuratore Capo Dottor Francesco Greco: «Eccellenza, mi scuso, un piccolo codicillo pensato nella notte»
Avendo conosciuto il Prof. Antonio Catricalà in suo onore ricordo le parole di Cesare Pavese prima di suicidarsi: “ perdono tutti e a tutti chiedo perdono, non fate pettegolezzi”
Ed a Lui dedico due pensieri di difficile interpretazione: “Voi confondete la menzogna con la bontà. La menzogna ha bisogno della democrazia, la bontà ha bisogno della bontà”.
“Voi confondete la Giustizia delle regole dei codici con la Responsabilità. La Giustizia dei Tribunali ha bisogno della falsa coscienza, la Responsabilità della Responsabilità”.
Abbiate fede, è difficile che la gente capisca. La folla è un fiume che scende a valle secondo la pendenza, ma se trova un ostacolo devia e finisce in un’altra valle.
Lettera aperta di ringraziamento da parte di un cittadino penalizzato dall’anagrafe
Procura della Repubblica di Milano
Grazie Eccellenza Illustrissimo Procuratore Capo Dottor Francesco Greco, la Procura è sempre in prima linea per i diritti umani.
Lodevole iniziativa giudiziaria per i diritti dei lavoratori rider (ciclista) tradotto: fattorino (delivery man).
Lodevole “Il Fatto Quotidiano” nel precisare: «Non si tratta infatti più solo di poter garantire una remunerazione adeguata e condizioni di lavoro non oppressive, ma di riuscire a fornire ai fattorini tutti gli strumenti per poter svolgere il lavoro con “dignità” e “sicurezza”, anche in una situazione di emergenza sanitaria come quella che stiamo vivendo»
Chiuse le indagini della Procura di Milano che hanno portato al commissariamento di Uber Eats. Confermato un sistema di sfruttamento con paga di 3 euro a consegna e soprusi di vario genere.
Lodevole la denuncia della Procura di Milano e di tutti i giornali: “approfittando dello stato di bisogno di richiedenti asilo, ‘rifugiati’ scappati da guerre sanguinose, persone emarginate e disposte a tutto pur di racimolare qualche euro, queste società di intermediazione di manodopera non esitavano a imporre condizioni di lavoro al limite dello schiavismo”.
Lodevole aver sottolineato il “ricatto” principe su cui si fonda da sempre la catena dello sfruttamento: “se non accetti qualsiasi condizione non lavorerai più per noi”.
DISPIACE CHE LA PROCURA DI MILANO CON UN PARMALES DA GUINNES DEI PRIMATI DA 10 E LODE A VOLTE SI PERDA PER ASSENZA DI SIMMETRIA PER MARGINALI FENOMENI SOCIALI CHE POTREBBERO ESSERE RISOLTI SENZA NEPPURE AVVALERSI DELLA COMPLESSA ORGANIZZAZIONE DI UN PROCESSO. IL PROCURATORE CON UN SEMPLICE INTERVENTO PUBBLICO, CON LA SUA ECCELSA AUTOREVOLEZZA POTREBBE SEGNALARE PUBBLICAMENTE IL FENOMENO E LA SOLUZIONE SI AVREBBE AUTOMATICAMENTE E IMMEDIATAMENTE.
SI TRATTA DELLA DIGNITA’ E DEL RISPETTO VERSO I GENITORI BIOLOGICI AI QUALI LO STATO APPARATO HA ESPROPRIATO I FIGLI, FENOMENO ORMAI NOTO ANCHE IN EUROPA, CONSIDERATO CHE IL SOTTOSCRITTO AVVOCATO CARLO PRIOLO HA ANCHE NOTIZIATO LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA URSULA VON DER LEYEN, LAMENTANDO UNA VENIALE DIMENTICANZA SUI DIRITTI UMANI.
SEMPLICEMENTE CON I VARI DISTINGUO SI TRATTEREBBE CON QUALCHE FORZATURA DI UNA FOTOCOPIA DEL PROBLEMA DEI RIDER IN CHIAVE SEQUESTRO DEI FIGLI AI GENITORI BIOLOGICI, VIOLANDO LA SCIENZA GENETICA E BIOLOGICA COME PURE L’ETOLOGIA.
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