Un traffico avvilente nelle ore di punta. Una strada che rifatta potrebbe dare la “svolta” al versante est della città di Roma: la Tiburtina .
Proprio così: il temibile serpentone di macchine, incubo degli impiegati che la mattina devono arrivare in ufficio, blocca mezza Roma in caso di pioggia.
Ma tutto si riduce a un solo incrocio che rallenta ben tre semafori e per giunta ben monitorato dai vigili , che – inermi – non intervengono mai dall’alto della loro cabina ben condizionata e puntata solo sulle targhe degli eventuali trasgressori del Codice della strada .
Nel famoso quiz a premi dov’ è in palio un milione di euro, ci fu una domanda «quale è la strada più trafficata d’Italia?», tra le risposte plausibili, quella che risultò verificata dagli organi di statistiche fu proprio la Tiburtina. Un bel record, insomma.
I record aumentano quando nei mesi delle pioggie epocali verso i quali il nostro paese va incontro sempre più spesso,per via del cambiamento climatico, possiamo notare che all’altezza dell’incrocio “Tor Cervara-Tiburtina” , si sviluppa un perfetto ecosistema per specie acquatiche del tutto nostrane.
Le fogne che risalgono agli antichi romani , non possono piu accogliere una metropoli che si stà espandendo in questa parte di Roma sempre più velocemnete.
Quindi in fase di inondazione nel periodo dei monsoni, le povere fogne si arrendono e tracimano in modo distruttivo, portando alla luce di tutto. L’automobilista che esce all’uscita di “La Rustica” per evitare di incorrere nella estenuante uscita di via Tiburtina, si trova a dover sfidare la sorte dei propri cerchi in lega appena tirati a lucido e con una perfetta campanatura, perché forse in quella laguna che si crea nell’incrocio sopra detto si cela una voragine, che come un buco nero inghiotte l’auto restituendone un rottame, con conseguente rallentamento della via adiacente.
Si è provato piu volte a regolamentare il traffico, ma soltanto durante alcuni giorni dell’anno, si è potuto scorgere – dalla fila ormai perpetua di via di Tor Cervara verso la Tiburtina – un berretto bianco che provava a sbrogliare un ingorgo atavico per la via che porta in quel di Tivoli.
I lavori faraonici che si intendono fare per allargare la Tiburtina sono ammirevoli, ma nel frattempo si potrebbe migliorare notevolmente la vita del pendolare della metropoli che passa almeno 1 ora al giorno nel suo abitacolo senza mai mettere la seconda marcia, solo per andare dal Gra a Rebibbia.
Come sappiamo ci sono molti interessi che girano dietro ad ogni lavoro sul manto stradale di Roma, come ad esempio si potrebbe sin d’ ora prevedere una cavità sotterranea lungo la dorsale della strada che ospiterebbe tutti gli eventuali cavi e tubature presenti e future, in modo tale ,da non rompere 10 volte l’anno lo stesso punto solo per aggiungere o modificare un raccordo di connessione elettrica, e quindi limitare i costi al comune per il rifacimento del manto stradale.
Da poco è stata realizzata un’ inchiesta di una nota trasmissione di RAI3, dove si denuncia la corsa al ribasso per aggiudicarsi le gare del rifacimento della pavimentazione stradale, con il conseguente risparmio della bontà del materiale.
Quindi ci dobbiamo preparare a una strada futuristica?
No, basta volgere lo sguardo al centro europa a quei paesi che stanno guidando l’economia di questa recessione, che la affrontano investendo su opere che dimezzeranno i costi di manutenzione.
Dunque basterebbe farlo presente agli organi competenti, sensibilizzare la Giunta Alemanno affinché ora che i lavori sono ad uno stadio di incubazione vi sia uno studio per un tunnel sotterraneo che porti tutti i cavi come in Francia ed altri stati limitrofi.
Il problema dei reperti storici lo stanno risolvendo e quindi non sarebbe un danno scendere di un metro ancora o anche lateralmente alla strada che vedremmo alla luce in data astrale da destinarsi.
Dunque le soluzioni momentanee sono molteplici, per l’alleggerimento del traffico su quell’incrocio mal progettato .
Tra queste vi è la meno indolore e la troviamo già li pronta e ben visibile e ferma con le quattro frecce da ormai molti anni:
Ci sono molte vie laterali a via Tiburtina che si potrebbero praticare, prima dell’opera di rivalutazione della strada.
Dietro il MCdrive di via tiburtina, passando per via del Casale Cavallari, vi è una strada che se regolarmente asfaltata ,sarebbe una valida alternativa.
Ma la soluzione allo sbroglio dell’incrocio Tor Cervara-Tiburtina, per chi deve dirigersi verso il GRA – è la seguente:
Da via Tor Cervara prima dell’immssione sulla tiburtina e prima dell’ultimo “ponte” , vi è una bellissima strada che da anni giace inutilizzata, ma dove è stato abilmente messo un cartello di strada chiusa.
Infatti questa strada congiungerebbe via di Tor Cervara con via Tivoli.
Percorrendo i 500 metri della strada ormai abbandonata a se stessa e oggeto di parcheggio notturno di loschi individui,ci si imbatte nelle barriere di plastica gialle che possono essere facilmente removibili, ma forse sono state lasciate li per non disturbare la quiete delle aziende che operano nell’area?
Lettera firmata