Dall’Italia al Connecticut e da qui il rientro in Italia a Civitavecchia, città distante da Roma pochi chilometri.
Anthony Caruana
Ci puoi parlare dei retroscena della vita di uno scrittore ai suoi esordi?
Questa esperienza che sto vivendo, in quanto pioniere del mondo della letteratura, è ricca di bellezza, di aspettative e di sogni che cominciano a prendere forma. Le parole mi stanno aiutando a trovare un modo personale per esprimermi, per farmi capire. Raccontare, descrivere, disegnare trame e personaggi dal nulla rappresenta un’esperienza creativa che mi rende felice, vivo. È un modo di emozionarmi nuovo che sto scoprendo passo dopo passo.
Anthony Caruana è nato a Derby, nel Connecticut (U.S.A.), nel 1978. All’età di quattro anni, si è trasferito con tutta la famiglia a Civitavecchia (RM), dove attualmente vive.
Caruana family
Quanto le radici italiane della tua famiglia hanno influito sulla tua formazione artistica?
A me piace pensare che i luoghi che rappresentano le miei origini siano parte integrante del mio modo di essere e del mio modo di pensare. Sono nato negli Stati Uniti, da padre siciliano e madre sarda e vivo a Civitavecchia. In modo ironico, mi piace descrivermi come un apolide che non sta alla ricerca di una fissa dimora.
È la scuola che ti ha indicato il percorso per diventare scrittore?
Gli studi classici hanno, senza dubbio, indirizzato la mia passione verso la letteratura. Il grosso riconoscimento che posso dare alla scuola di scrittura creativa, che invece ho frequentato in età adulta, è sicuramente quello di avermi fatto aprire gli occhi su degli elementi narrativi a me, prima di intraprendere un percorso di formazione, del tutto sconosciuti. Oggi, posso dire che il mio approccio nel leggere un libro o un racconto, nel vedere un film o una serie Tv, e nell’assistere a uno spettacolo teatrale è totalmente cambiato, grazie appunto al modo di “osservare in maniera diversa” che ho appreso durante i corsi. Un altro aspetto che vorrei sottolineare, inoltre, è il lavoro che i professori fanno per rafforzare la motivazione degli allievi nello stimolarli a livello creativo, senza imporre omologazioni di sorta.
Quanto le difficoltà iniziali hanno rafforzato la tua volontà di intraprendere la strada che stai percorrendo?
Le difficoltà ci sono sempre. Ahimè! In alcuni periodi non è facile andare avanti e si hanno mille ripensamenti. Soprattutto durante quelle fasi in cui non ti vengono riconosciute le qualità che tu pensi di avere. È un percorso a ostacoli, inevitabilmente. Ma prendere consapevolezza delle proprie capacità e avere l’umiltà di saper accogliere le critiche e i suggerimenti altrui, sono le basi su cui costruire un percorso professionale. La scrittura a volte è faticosa, spesso, però, è salvifica.
Lo scrittore Anthony Caruana
In Italia o all’estero, secondo la tua esperienza, si può vivere di scrittura? E chi lo può fare?
Oggi giorno è veramente complesso poterlo fare. Si legge molto meno e si pubblica molto di più. A parte i grandi nomi noti a tutti, credo siano davvero pochi gli autori che possono permettersi il lusso di fare della scrittura una professione. Tanti parallelamente, infatti, integrano partecipando a conferenze e talk show televisivi, scrivendo per i giornali e per i media, oppure lavorando come editor o ricoprendo figure professionali all’interno delle case editrici.
Anthony Caruana ed il suo editore Jean Luc Bertoni
Il suo primo romanzo è del 2017 “Venerazione”, Bertoni Editore, dove si nota la capacità dello scrittore di raccontare con estrema pudicizia momenti scabrosi; il racconto psicologico “Mare Nostrum” è nella raccolta del 2018 “Il buio fuori e dentro di noi”, Marzia Carocci Edizioni; “Imperfezioni” del 2018, è un romanzo supportato dalle foto di Davide Marrollo, Bertoni Editore; nell’antologia “Poeti per la memoria, Il sole nero di Auschwitz” nel 2019, pubblica “Stai zitta!”, Bertoni Editore; nel 2019 pubblica “Va’ dove ti pare”, nell’antologia Poesia luce del mondo, Bertoni Editore; “Vedo” è del 2020, pubblicato per la raccolta “I giorni alla finestra”, edito da Il Saggiatore; seguono “Ancora una volta”, racconto selezionato per il Concorso Artistico Nazionale “Ponte Vecchio” (Firenze) e con il racconto “Il cappello di paglia”, riceve la menzione d’onore dallo stesso Concorso Artistico Nazionale “Ponte Vecchio”.
Secondo te quanto influisce il talento nell’arte dello scrivere?
Il talento è l’elemento d’innesco della creatività. Averlo è senza dubbio un grosso vantaggio. Non coltivandolo può diventare il peggior nemico di ogni scrittore. Lavorando sodo, con pazienza, dedizione e fatica, il talento matura e si fa comunicazione e, di conseguenza, arte.
Una tua personale riflessione sul Premio Strega e le varie connivenze che troppo spesso escludono i talenti per puro favoritismo.
In questo momento del mio percorso, credo che debba concentrarmi più su me stesso che su queste dinamiche. Non è facile emergere fra tanti nomi illustri e tante case editrici famose, è la verità, ma son certo che, se abbiamo delle belle storie da raccontare e ci impegniamo a scriverle nel migliore dei modi, il pubblico e la critica, prima o poi, lo riconoscerà. Spesso è questione di pazienza e di credere veramente in quello che si fa.
Anthony ospite a Radio Stella Città FM 101.2
I suoi romanzi sono impregnati di musica e non va dimenticato che lo scrittore è un maestro di chitarra, oltre ad essere un arrangiatore, un compositore e un insegnante di musica.
Serata al Cineteatro Buonarroti di Civitavecchia
Le tecniche di scrittura le ha apprese frequentato la scuola di scrittura creativa Omero con Enrico Valenzi e Paolo Restuccia (corso di Narrativa 1-2-3/Editing), proseguendo la sua formazione presso la scuola di scrittura Genius, con Paolo Restuccia.
Nel 2017 vince la Gara dei Racconti, il concorso del programma radiofonico Radio1 Plot Machine di RaiRadio1, con il racconto “Notizie Oltreoceano”, pubblicato nell’edizione 2017 nell’ebook di Rai Eri, Edizioni Radio Italiana, da cui è stato realizzato un cortometraggio. Nel settembre 2018 ha partecipato come ospite al programma Radio1 Plot Machine con il racconto inedito “L’amore supremo”. È autore dell’opera letteraria-musicale “Donna d’Ebano”.
“Contorni Opachi”, della Bertoni Editore, è un romanzo che tratta di uno strano equilibrio variabile che Anthony Caruana ha saputo descrivere con acutezza psicologica dove si evince l’immobilità del tempo in un’ora di punta del caotico traffico romano.
Gli sguardi sono gli interpreti indiscussi di questo caos esistenziale che lentamente e religiosamente si dissolve nel nulla più inaudito. È un romanzo-sceneggiatura dove le immagini nitide dei tre protagonisti si alternano all’affaccio dalle inferiate psicologiche di una prigione esistenziale, un compenetrarsi tra le due donne madri e l’uomo figlio. Si avverte la grande lezione della Beat Generation, di Jack Kerouac del suo On the Road dove in sottofondo, per Anthony Caruana, c’è la sua musica di Easy Jazz in un Sentimental Mood lentamente più frenetica da sfiorare il disagio psichico da riempire con forti esigenze emotive.
Jean Luc Umberto Bertoni, l’editore
Conosciamo l’editore:
La Bertoni editore nasce da un’idea di Jean Luc Umberto Bertoni, editore che ha sempre coniugato due grandi passioni, la comunicazione in ambito sociale e la cultura, dando vita a varie iniziative.
L’editore ed Anthony
Nel 1996 crea a Perugia un centro culturale dal nome “Centro d’Arte Minerva”, in cui organizzava mostre d’arte contemporanea, oltre a pubblicare con il marchio “Minerva Etrusca” libri d’arte e di poesia.
Nel 2011 fonda la “Bertoni Editore”, casa editrice indipendente, pubblicando alcuni libri di poesia e narrativa per lo più di autori locali umbri.
Nel 2014 nasce la prima collana “ALBE” storie di (ri)nascita (storie di riscatto, rinascita, evoluzione a sfondo sociale), ospitando il primo libro di respiro nazionale “Tu con me” di Roberta Salvati e Veronica Fermani, che nel 2018 vince la prima edizione del premio letterario “Fulgineamente”.
Nel 2015 dà il via alla collana SGUARDI – storie declinate al femminile (romance e women’s fiction), che vanta nomi come quelli di: Viviana Picchiarelli, Arianna Cenciarelli, Cristina Ferri.
Nel 2017 è la volta della collana VOCI – storie nella Storia (romanzi storici), in cui hanno pubblicato, tra gli altri, gli autori: Stefania Nosnan e Massimo Taras che nel 2019, con il libro “La ragazza del triangolo bianco” ha vinto il premio letterario “Piersanti Mattarella”.
Nel 2018 vede la luce la collana dedicata ai thriller “IRA”, il brivido di qualità, curata da Leonardo Di Lascia che vede la presenza di illustri autori come Enrico Luceri e di giovani promesse come Jacopo Montrasi.
Nel 2019 con l’autobiografia del cantautore Paolo Vallesi dal titolo “La forza della (mia) vita”, si da il via alla collana “VOLTI” storie di Vite (biografie e autobiografie), che ospita anche il libro di Raffaele Bonanni, “Dalla manualità alla rivoluzione digitale”.
Nel 2020 nascono tre nuovi marchi “Poesiaedizioni” coordinato da Bruno Mohorovich dedicato alla poesia, che vede tra i vari autori: Franco Arminio, Floriana La Rocca e Antonio Natale Rossi; “Bertoni Campus” per la saggistica, e “Bertoni Junior” che si occupa prevalentemente di libri per i più piccoli, particolare attenzione è stata dedicata agli “inbook”, libri in simboli per facilitare la lettura di bambini e ragazzi con problemi di dislessia.
Per la narrativa nel 2021 nasce la collana SCHEGGE storie non di genere, sperimentali, di rottura, tormentate, profetiche, il suo curatore è Anthony Caruana, che ha inaugurato la collana con il libro “Contorni Opachi”, concorrente al Premio Strega.
Copertina del romanzo di Anthony Caruana
Il 2021 sarà per la Bertoni editore un anno ricco di pubblicazioni editoriali, uscirà nei prossimi mesi il libro “Ospedale”, con testi di Franco Arminio e immagini di Francesca Ascione; per la narrativa: “Credi davvero (che sia felice)” di Roberto Ottonelli; per la collana VOLTI vedrà la luce a breve il libro “Mio Padre, Little Tony” di Cristiana Ciacci e Teresa Giulietti, a maggio uscirà la biografia dal titolo “L’ossessione di un sogno” del medaglia d’oro Olimpica Claudio Molfetta; e il libro del regista e scrittore Pier Francesco Pingitore “Confessioni spudorate di un novantenne”. Le pubblicazioni si distinguono per la qualità grafica e dei materiali, perché ogni libro è pensato per essere conservato e amato nel tempo. La filosofia della Bertoni editore rimane quella di offrire al lettore pubblicazioni significative e originali, che diano occasioni di riflessioni e di crescita, coniugando tematiche sociali con temi più esistenziali.
Giuseppe Lorin