Roma. Da martedì 6 aprile i piccoli imprenditori del comparto dell’ospitalità a tavola (Horeca) associati a MIO Italia, apriranno a pranzo e a cena. «Non è una provocazione, ma una questione di sopravvivenza, non abbiamo più niente da perdere». Un grido di dolore lanciato da Paolo Bianchini, presidente di MIO Italia, Movimento Imprese Ospitalità.
Il settore, coinvolge 400 mila imprese, indotto compreso, che danno lavoro a circa un milione e 300 mila persone. Numeri che, non possono più passare inosservati, o volutamente ignorati.
Già dai primi decreti del Governo Conte, Bianchini aveva espresso la sua contrarietà alle restrizioni che coinvolgevano bar e ristoranti, ritenendole ”immotivate”, poiché inesistente un rapporto scientifico tra l’apertura delle suddette e l’innalzamento dei contagi, arrivando a presentare un esposto alla procura di Viterbo contro i principali virologi allarmisti.
«Zona rossa o meno, apriremo. Da un anno i piccoli imprenditori dell’ospitalità a tavola sono costretti a chiudere-aprire-chiudere, in contrasto con le evidenze scientifiche. Senza prospettive, programmazione, piani di rilancio, indennizzi ragionevoli, interventi sui costi fissi. Nulla. Non sono più padroni del presente e del futuro e di quello delle loro famiglie. Con l’ultimo decreto Sostegno è stata prevista una elemosina, fra l’altro in arrivo dopo il 10 aprile», ha aggiunto Paolo Bianchini.
«Nel frattempo, prosegue lo stillicidio di fallimenti e continuano ad arrivare gli sfratti esecutivi e le convocazioni in tribunale. Il Paese, come conseguenza delle decisioni scellerate della politica, sta perdendo, una dopo l’altra, aziende importanti che complessivamente creavano il 30 per cento del Pil. Non solo. Lo Stato assiste inerme e irresponsabilmente al collasso dei prodotti Made in Italy e del settore della distribuzione, esposto finanziariamente con gli istituti bancari proprio a causa dei blocchi al comparto Horeca e dei conseguenti crediti deteriorati», ha spiegato Paolo Bianchini.
fonte: rassegneitalia.info
Francesca Ruggiero