“L’offerta lavorativa deve ormai fondarsi su nuovi modelli contrattuali, per garantire la continuità di questa economia in Italia che sta sempre più prendendo piede.
AssoDelivery e UGL il 15 dicembre 2020 hanno sottoscritto un contratto collettivo nazionale sulla base della legge 128 del 2019, che partendo dall’autonomia della prestazione, riconosce una serie di tutele, che vanno rafforzate ulteriormente in termini previdenziali, assicurativi, formativi e di sicurezza sul lavoro. La soluzione non può essere il contratto subordinato, legato a schemi contrattuali di altra natura, che porterebbero a una rigidità e precarizzazione del lavoro in piattaforma. Da qui l’hashtag #iorestoautonomo. Alla manifestazione del 30 marzo a Roma ne seguiranno altre, in numerose piazze d’Italia”.
Queste le parole del segretario nazionale dei rider UGL, Vincenzo Abbrescia, per spiegare le motivazioni della manifestazione di domani, 30 marzo 2021.
Maura Capuano