Sul palco, pochi istanti prima degli scontri, era salito Vittorio Sgarbi che aveva parlato di un Governo che “ammala i sani e non guarisce i malati”. Ma è difficile inquadrare ad oggi la dinamica degli scontri solo in un senso “dittatoriale” e repressivo, dall’alto del “palazzo”. Non si capisce ancora bene infatti, il vero movente delle manganellate alle persone – così come sembrano confermare i comunicati sindacali delle forze dell’ordine – a fronte della non chiara matrice organizzativa stessa della piazza. Ovverosia: Se tutti, compreso Sgarbi, sono stati semplicemente ‘chiamati’ a presenziare, allora chi avrebbe fatto per davvero gli inviti?
Ma l’uomo travestito da Jake Angeli, con tanto di corna e volto dipinto tricolore, che spiccha tra i manifestanti come icona carnevalesca dello scontento di popolo, sembrerebbe un chiaro segnale politico oltre Atlantico, che lancia un altrettanto chiaro avvertimento al palazzo del potere, ovvero: “Vi facciamo fare la fine di Washington DC?. “Non vogliamo fare incontri, vogliamo entrare in Parlamento” urla uno di loro nel megafono a pochi centimetri dal cordone della polizia che i manifestanti hanno provato a sfondare.
La tensione altissima nei cinque minuti di follia in cui la protesta è sfociata in violenza con spinte, manganellate, calci e pugni, transenne gettate a terra, lancio di oggetti. Un uomo portato via dagli agenti e immobilizzato a terra. Sul palco pochi istanti prima era salito Vittorio Sgarbi che fra le ovazioni della piazza aveva parlato di un Governo che “ammala i sani e non guarisce i malati”, in una piazza nervosissima dalla quale si levavano cori e insulti contro il ‘Palazzo’.
Alla protesta partecipavano esercenti di attività sportive, ristoratori in gran parte riuniti sotto la sigla Mio Italia. Presenti anche le insegne del movimento di Gianluigi Paragone Italexit e da alcune indiscrezioni sarebbe stato visto in piazza anche l’attore Enrico Montesano. Nella folla anche esponenti di Casapound e Forza Nuova, e gli aderenti all’associazione ‘Io Apro’.
Si esprime anche lex senatore di Forza Italia Domenico Scilipoti Isgrò sui tafferugli: «Ascoltare la voce del popolo, trovare soluzioni alle problematiche del Paese, il punto è che l’Italia deve ritornare ad avere un ruolo centrale nella politica del Mediterraneo».
Non fa mancare la sua neanche l’avvocato Carlo Taormina, che incalza le polemiche: «Qui non si tratta di essere di destra o di sinistra, ma solo di essere cittadini arrivati alla disperazione» e aggiunge «Non ho valutato di buon grado le repressioni effettuate dalle forze di polizia in questo frangente, la situazione è grave, la tenuta sociale è al collasso».
Michelangelo Letizia