Si e’ conclusa ieri con un grande successo di visitatori la 56. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e curata da Okwui Enwezor. All the World’s Futures ( Tutti i futuri del mondo) un’edizione molto interessante su arte e tempo, presente e passato, nell’età dell’ansia per una Biennale-Perfomance che si interroga su “tutti i futuri del mondo”.
Nel Panel conclusivo, svoltosi nell’Arena del Padiglione Centrale ai Giardini, il Presidente insieme al Curatore, ha salutato i curatori dei Paesi, i partecipanti e il mondo dell’arte ed ha annunciato gli eccezionali risultati della Mostra, che in soli quasi 7 mesi, è stata vista da oltre 500mila visitatori (nel 2013 furono 475mila). A questi vanno sommati i 24.065 presenti durante la vernice dei quali 2.500 paganti attraverso la Biennale Card. Notevole il successo anche dei giovani e degli studenti che hanno rappresentato il 31% dei visitatori totali. Notevoli anche i numeri del web con : 1.493.048 visitatori unici e 8.574.978 visualizzazioni di pagina del sito istituzionale www.labiennale.org ; 257.807 Fan su Facebook; 452.000 Followers di Twitter; 28.700 followers di Istagram; 22.558 Post Instagram sul nostro hashtag #BiennaleArte2015 e 35.440 Post Instagram sul nostro hashtag #BiennalediVenezia.
Particolare attenzione è stata dedicata alla manifestazione anche da parte dei media con 8.000 giornalisti accreditati di cui 5.450 della stampa estera con inserti speciali, reportage e richiami in prima pagina su varie testate tra cui: il Financial Times, Le Monde, il Süddeutsche Zeitung, il New York Times, il Frankfurter Allgemeine, El Pais, e interi numeri di periodici specializzati dedicati alla Mostra, tra cui Artforum (Stati Uniti), Monopole (Germania) e Frieze (Regno Unito). Tra i vari commenti, per citarne alcuni:
«There is no grander gathering of contemporary art works in the world than at the Venice Art Biennale, this year in its 56th incarnation. […] The Biennale is the coveted stage for the most internationally diverse metalogue of high-ranking artistic voices to be found anywhere», Michael Kurcfeld, Los Angeles Review of Books; «An overview of the Venice Biennale in just a few words is nearly impossible» ,Karen Wright, The Independent ; e ancora… «La Biennale de Venise est la plus grosse manifestation mondiale dans l’art contemporain et certainement la plus respectée aussi», Judith Benhamou-Huet, Les Echos.
Durante il discorso di commiato il Presidente Baratta ha dichiarato : «Se il numero dei visitatori ha raggiunto un traguardo “significativo” (furono 196mila nel 1999) per la storia della Biennale, teniamo sempre a ribadire che questo non è che uno dei dati che utilizziamo per misurare il valore e l’efficacia del nostro lavoro. Per farlo più compiutamente, infatti, dovremmo rendicontare non solo il numero dei giornalisti, dei critici, dei giovani delle scuole, dei visitatori qualificati nel campo dell’arte, ma anche l’intensità della loro visita, lo scambio di conoscenze e l’arricchimento che le opere di tanti artisti, raccolte e composte dal curatore, hanno indotto in quanti sono venuti in tutti questi mesi. Così si misura la ricchezza prodotta dalla Biennale».
Per ulteriori informazioni : www.labiennale.org
di Daniela Paties Montagner