Roma – Via Puglie, a Roma, ‘occupata’ da centinaia di bambini tra giochi, attività motorie e lezione a cielo aperto, per dimostrare come sarebbe il tratto di strada tra due edifici scolastici, a due passi da Via Veneto, con la pedonalizzazione che di fatto era stata avviata ma che ha ricevuto lo stop del Tar dopo il ricorso di una associazione di quartiere. “In questa strada dovrebbe sorgere una piazza con le panchine e gli alberi- spiega la presidente dell’Ic Regina Elena, Rossella Sonnino- quindi un’opportunità in un ambiente cosi ‘bello in pieno centro ma non adatto ad accogliere la vita sociale dei bambini”.
Il progetto si chiama ‘L’isola che non c’è, è nato nel 2007 grazie anche alla spinta del Municipio I per dare ai circa 2000 studenti fra ‘Tasso’, ‘Righi’ e ‘Regina Elena’, uno spazio vivibile all’aperto. Il cantiere è stato avviato lo scorso 3 febbraio ma è stato bloccato dal Tar dopo un ricorso di alcuni cittadini per il timore di problemi di ordine pubblico e viabilità. Sulla vicenda è atteso il pronunciamento definitivo del Consiglio di Stato.
“Giornata di festa- dichiara Sabrina Alfonsi, presidente del Municipio I- i bambini si sono riappropriati di questo spazio. E’ una visione che abbiamo avuto 15 anni fa e da allora Municipio e scuola combattono per far approvare questo provvedimento. E’ una strada tra due scuole, un grande cortile per le scuole e una piazza per il rione. Oggi siamo in ritardo, il Covid ci ha insegnato quanto abbiamo bisogno di spazi aperti. Ci auguriamo che il Consiglio di Stato tenga conto della volontà politica di fare questa strada una piazza. Il Tar può intervenire sul procedimento e non sulle scelte politiche”.
Ubaldo Marangio