A rispondere ad un concetto di fattibilità sullo stadio, in caso di serie C, esposto da patron Betturri, è Angelo Dario, papabile per guidare l’Assessorato allo sport del comune di Roma, “Caro presidente, leggo questo suo post solo ora. Sono sempre disponibile a convocare le commissioni che mi vengono chieste ma, fino a prima della lettura di questa sua dichiarazione, avevo appreso – da fonti giornalistiche – che la questione stadio fosse stata risolta con l’impianto di Casal Del Marmo, per il quale si era attivato l’Assessore Frongia in persona, subito dopo la commissione di marzo. Se nel frattempo sono cambiate le cose, non lo possiamo sapere se nessuno ci aggiorna. Lei ha il mio numero di cellulare, non mi ha mai cercato. Restando a disposizione, come ho sempre fatto, la invito ad utilizzare meno i social e più i canali istituzionali. In ogni caso, come vede, non manco di dimostrare la mia vicinanza anche così”. Betturri dichiara, “Caro presidente Dario, la ringrazio della tempestiva risposta ma la cronologia dei fatti è la seguente: a seguito della seduta della Commissione Sport del 22 marzo u.s., nel corso della quale risultava lo stadio di Casal Del Marmo l’unico impianto destinato alla serie C, l’ex assessore Daniele Frongia si adoperava in tal senso, ma nella settimana seguente mi comunicava, anche tramite il presidente del Montespaccato Savoia, Massimiliano Monnanni, che per quello stadio vi erano problematiche assolutamente insormontabili. Al contempo, sempre Frongia ci invitava a valutare lo stadio “Giannattasio” di Ostia (ex Stella Polare), benché, per tale impianto, il bando del Comune incredibilmente non prevedesse adeguamenti volti a renderlo idoneo alla Serie C. Tuttavia, anche questa ipotesi, nonostante le nostre insistenze (mie e di Monnanni) non ha avuto seguito. Francamente mi stupisce che di ciò lei non sia stato ragguagliato dall’assessore Frongia, soprattutto sull’assoluta inidoneità dell’impianto di Casal Del Marmo. Il nostro rispetto per i “canali istituzionali” è certo ed indiscusso, ma, caro presidente, siamo altrettanto favorevoli all’uso dei social, perfetto strumento di democrazia. La ringrazio per la vicinanza dimostrata e, con l’occasione, la invito a suggerirci un’area del Comune idonea alla costruzione, da parte del Trastevere Calcio, di uno stadio di 1500 posti, adatto al campionato di Serie C. La nostra Società sarà certo bendisposta a ospitarvi anche eventi e manifestazioni che dovessero essere organizzati da Roma Capitale”. Interviene anche Monnanni del Montespaccato Savoia, “Ai presidenti Angelo Diario e Pier Luigi Betturri. Il presidente del Trastevere Calcio ha giustamente evidenziato da tempo una questione che interessa l’intera comunità sportiva e calcistica di Roma e non il solo Trastevere. Lo sviluppo del calcio dilettantistico e la possibilità che realtà sane e ben gestite possano nel tempo e con una seria programmazione ascendere a livelli professionistici è un tema che riguarda tutti e ovviamente per un cittadino è quasi scontato che le diverse strutture istituzionali di Roma Capitale, ciascuna per le funzioni di competenza, non solo cooperino per obiettivi siffatti ma siano in costante e sinergico contatto. Concludo dicendo che come sportivo mi auguro che il “problema” Trastevere torni prepotentemente d’attualità già nel corso delle prossime settimane perché con 6 gare ancora da giocare ci sono ancora tutte le condizioni per vederlo recuperare la posizione perduta di capolista! Un grande in bocca al lupo per la squadra del Rione!”. Immancabile anche il botta e risposta, Frongia e Betturri. L’ex Assessore, “Gentile presidente Pier Luigi Betturri, ci tengo a precisare di non averle mai detto che Casal del Marmo era un progetto irrealizzabile, anzi, mi sono speso in prima persona chiamando più volte il DAP per favorire un incontro, ma mi è stato detto che nessuno della società Trastevere li ha mai contattati. Smentisco anche le insinuazioni sulla scarsa comunicazione fra Assessorato e Commissione Sport, i nostri rapporti sono sempre stati costanti, ci siamo, in questi anni, aggiornati quotidianamente su ogni azione legata allo sport. Infine mi preme dire che alludere che la sua squadra sia attualmente seconda per colpa di Roma Capitale è veramente un insulto nei confronti di tutti i ragazzi che scendono in campo, sono certo che la passione e l’impegno che mettono sul rettangolo da gioco siano sempre massimi, qualsiasi siano le problematiche al di fuori. Concludo facendo gli auguri alla sua società, ci sono ancora diversi punti in ballo e la promozione è sempre una possibilità concreta che vi auguro di ottenere, per il resto mi auguro vi facciate avanti, come dice giustamente Angelo Diario, nei canali istituzionali, coi fatti e meno con le parole”. Pronta la replica del patron Trastevere, “Egregio ex assessore Daniele Frongia, prima di tutto sono addolorato di dover polemizzare con amministratori che sono il nostro punto di riferimento, e che, fino a prova contraria, sentiamo comunque dalla nostra parte. Tuttavia, è mio obbligo precisare quanto segue: 1) nelle settimane successive alla seduta del 22 marzo u.s., il Trastevere calcio si è ben informato relativamente ad un possibile utilizzo dello stadio di Casal del Marmo riscontrando però quanto segue : a) necessità di un bando pubblico; b) lavori in corso all’interno dello stadio fino al 31 luglio 2021 ed oltre; c) problematiche con la Corte dei Conti; d) parere negativo dell’Osservatorio del Viminale; f) impianto al momento non omologato per la serie C; g) forti perplessità a concedere l’impianto manifestate dall’amministrazione penitenziaria tramite il comandante Mariano Salvatore. Quindi, ripeto, problematiche assolutamente insormontabili. 2) contesto il Suo pensiero che la mancanza di uno stadio in cui poter giocare l’anno successivo (in poche parole vincere e restare nella stessa categoria) non influisca sul rendimento di una squadra e sul lavoro dei suoi dirigenti: tutto questo dimostra non comprendere a pieno l’importanza e l’essenzialità degli impianti in seno ad un’attività sportiva. Certo, questa odiosa problematica sarebbe stata risolta se l’Amministrazione comunale, relativamente all’assegnazione dello stadio degli Eucalipti, avesse ascoltato il Suo saggio orientamento: dedicarlo alla città di Roma e non all’Ateneo di Roma Tre”. Non resta che seguire la soluzione in caso di promozione dei capitolini in serie C.