Roma, Foro Italico
Da stamattina, la 78esima edizione degli internazionali di tennis d’Italia del Foro Italico di Roma, apre le porte al pubblico. Si riempiono gli spalti dei campi, si provano emozioni, si respira aria di tifo. Certo, ancora gli ingressi sono limitatissimi (il 25%), ma attendiamo che si riapriranno le porte a tutto il magico pubblico in uno dei posti più belli del mondo, l’unica ed entusiasmante atmosfera del Foro Italico di Roma.
Sono stati suddivisi gli ingressi ed i percorsi ai vari campi separati tra loro, il Centrale, il Grand Stand Arena ed il Pietrangeli.
Si parte con l’applauso del pubblico al numero 1 del mondo, Novak Djokovic che ha battuto per il risultato di 6-2, 6-1 lo spagnolo Fokina. Rafael Nadal ha battuto in tre set durato più di 3 ore Denis Shapovalov, per il punteggio di 6-3, 4-6, 7-6, una partita emozionate in cui Shapovalov ha comunque dato prova di essere un ottimo giocatore. Zverev batte Nishikori 4-6, 6-3, 6-4. Al Centrale pochi minuti prima delle 23,00 l’italiano Lorenzo Sonego in una partita entusiasmante ha battito al tie-break Dominic Thiem, 6-4, 6-7, 7-6.
Un contento Lorenzo Sonego appena terminata la partita che gli ha regalato la vittoria su un ottimo Thiem, pensa già alla partita di domani “dovrò pensare a recuperare, mangiare qualcosa per trovare l’energia, sarà difficile dormire per l’adrenalina ancora in circolo”.
Il nostro Berrettini cede in due set al greco Tisitsipas, e così ci risponde “avrei voluto giocare anche domani: è bellissimo farlo con il pubblico”.
Il Greco Tsistsipas nel 2015, all’epoca sconosciuto, si allenava nel circolo sportivo Due Ponti Sporting Club di Roma, facendo sognare grandi e piccoli. Ore ed ore di intenso allenamento, mostrando grandi capacità sportive, era sempre l’ultimo a lasciare i campi da tennis, costantemente disponibile per autografi e scambi con i bambini del circolo.
L’italiano Jannik Sinner, ieri ha perso dal numero 3 del mondo, Rafael Nadal. Sinner è uscito dal campo Centrale molto dispiaciuto, nonostante abbia dato prova di essere un giocatore di talento e nella intervista si è mostrato anche molto duro con se stesso per la perdita subita. Ha, però, dimostrato, di essere un grande atleta di appena 19 anni.
Milano
Ci spostiamo a Milano, nel meraviglioso, famoso ed elegante circolo Tennis Club Bonacossa, dove Giovanni Malagò oggi è stato confermato per la terza volta consecutiva alla guida del Comitato Olimpico Nazionale Italiano (CONI) per il quadriennio 2021 – 20124. In carica già dal 19 febbraio 2013, è stato rieletto a larga maggioranza dal Consiglio Nazionale, una vittoria schiacciante con 55 voti su 72 votanti, dimostrazione della stima che si è guadagnato nei lunghi anni.
Il Presidente Malagò, nell’assemblea presieduta dal membro onorario del CIO, Franco Carraro, ha ottenuto 55 voti (il 79,71%), superando Renato Di Rocco, ex presidente della Federciclismo, con 13 voti (il 18,84%), e l’olimpionica del ciclismo, Antonella Bellutti, un voto (1,45%).
Malagò diventa il 3° Presidente più longevo nella storia del CONI, dopo Giulio Onesti e Gianni Petrucci.
Un commosso Giovanni Malagò “in questi anni ho ricevuto tante proposte di fare cose sulla carta molto belle. Non le ho mai prese in considerazione per due motivi, perché ho preso un impegno con tutte le persone ed era indispensabile continuare questa storia e perché per me non esiste ruolo più bello” ha confermato professionalità, l’ottimo lavoro svolto, passione, l’amore, la dedizione quotidiana, così continua ai microfoni: “Non mi risparmierò per ripagare chi mi ha espresso fiducia e anche chi ha votato gli sfidanti. In questo momento di particolare complessità voglio continuare a onorare un mondo che sento il mio e per il quale ho preso un impegno che ho dimostrato di rispettare. Per me non esiste un ruolo più bello di quello di Presidente del CONI. Siete la mia famiglia e mi troverete sempre dalla stessa parte”.
Una vittoria scontata per un uomo perbene, che si è distinto per la sua competenza, dedizione, professionalità e che manifesta un galateo eccezionale nei confronti delle donne.
La giunta più femminile della storia dell’ente con cinque donne, due donne ex atlete come vice presidenti, l’ex martellista Silvia Salis e Claudia Giordani, ed ancora Norma Gimondi, figlia di Felice e vicepresidente del ciclismo, l’allenatrice delle farfalle della ritmica Emanuela Maccarani e la pallavolista Antonella Del Core.
Congratulazioni alle donne, congratulazioni al presidente Malagò, lo sport è passione, amore, salute.
Di Giada Giunti