“Calenda sulla Roma-Lido vuole giocare: le posizioni espresse oggi dall’Assessore Alessandri e da Roberto Gualtieri sono identiche e non in contrapposizione: stiamo lavorando e vogliamo garantire sulla Roma-Lido un servizio metropolitano attraverso l’aumento della frequenza dei treni. Stupisce che Calenda non riesca a capire questa semplice affermazione”.
Così in una nota Eugenio Patanè, Presidente della Commissione Mobilità e Trasporti alla Pisana. “Il lavoro che si sta facendo per raggiungere questo obiettivo è indipendente da chi sia l’ente gestore della linea ed è persino indipendente dalla unificazione con la linea B. Gualtieri- aggiunge Patanè- ha semplicemente parlato dell’aumento della frequenza sulla Roma-Lido e questo sarà il risultato degli investimenti della Regione Lazio sulla linea: l’ammodernamento della tratta, l’innovazione tecnologica, la realizzazione di depositi, l’acquisto di ulteriore materiale rotabile e il rifacimento delle stazioni. Un intervento, quest’ultimo, per cui la Regione sta sopperendo anche alle mancanze di Roma Capitale. Tutto trasformerà l’esercizio in un servizio metropolitano. Pertanto dispiace che Calenda anche questa volta, pur di far polemica, ha utilizzato in maniera strumentale una vicenda che dimostra di conoscere ben poco: se fosse stato informato avrebbe compreso facilmente che le posizioni di Gualtieri e Alessandri sono frutto di una visione comune”.
“La Roma-Lido è una ferrovia fondamentale per i cittadini romani, collegando la città a Ostia. Ci sono i soldi per farla diventare quello che dovrebbe essere, cioè una metropolitana, e non una delle peggiori ferrovie d’Italia, primato legittimato dall’aver vinto per quattro anni di seguito il Premio Caronte da Legambiente”. Lo dichiara Carlo Calenda, candidato sindaco di Roma, in un video postato sui suoi social. “Eppure sulla Linea Roma-Lido va avanti un gioco ridicolo di rimpalli di responsabilità: nonostante ci siano i soldi, l’assessore della Regione Lazio, presieduta da Zingaretti, afferma di non volerla trasformare in linea metropolitana, questo perché significherebbe trasferirne le competenze al Comune di Roma. Ciò accade mentre Gualtieri, anche lui del Partito Democratico, promette tutt’altro. E infine si aggiunge al quadro l’assessore della Giunta di Roma Capitale Calabrese, che invece sostiene che ‘è tutta colpa della Regione’ che ‘non sta facendo le cose che deve’, senza però ricordarsi che la Regione è governata anche dai 5 Stelle, esattamente gli stessi che governano Roma. Questo è il gioco degli specchi- prosegue Calenda- una presa per i fondelli inaccettabile, che sta alla base della mia decisione di candidarmi come indipendente. Perché o questi li mandiamo tutti a casa, o tra giochi di rimpalli, finte responsabilità e incapacità di spendere i soldi che ci sono, la città sarà destinata al declino
– “Gualtieri sulla Roma-Lido deve citofonare a casa Zingaretti. Noi abbiamo già presentato l’ipotesi per trasformarla da ferrovia a metro, ma il Pd continua a giocare a nascondino. Gualtieri, quindi, eviti di fare promesse che il suo partito ha ampiamente dimostrato di non voler mantenere. Prima di farle, ottenga dal Pd la credibilità, nei fatti, per poterle sostenere. Questa è la stessa promessa fatta da Zingaretti nella campagna elettorale del 2013, e in quella del 2018, quando affermava di voler ‘trasformare la Roma-Lido in metro di superficie…’. Dal Pd nulla di fatto. Per cui il progetto lo abbiamo avanzato noi, ma Zingaretti non ci ha mai risposto. Per la precisione il nostro progetto insieme alla trasformazione in metro prevede anche la diramazione della linea da Acilia Sud all’aeroporto di Fiumicino. Gli effetti sarebbero tali da far diventare la Roma-Lido la prima linea metro per passeggeri in tutta Italia. Con un collegamento veloce fra la rete dell’area metropolitana, il mare e l’aeroporto Leonardo da Vinci, andrebbe a beneficio non solo delle romane e dei romani, ma anche dei Comuni di cintura intorno alla Capitale. È quanto abbiamo pianificato per la rete integrata su ferro del nostro Pums: il nuovo collegamento diventerà la nuova linea E, unendo la vecchissima Roma-Ostia con la metro B. In una prima fase, la linea ferroviaria per Ostia diventerà una metro totalmente moderna con almeno 31 treni nuovi, per un investimento complessivo di soli 700 milioni, utile a diramare la linea sempre in superficie fino a Fiumicino, e tempi di realizzazione notevolmente ridotti rispetto a una metro da ricavare in profondità”. Così l’assessore capitolino ai Trasporti, Pietro Calabrese, in un post su facebook. “Gualtieri non deve andare a parlare con i cittadini di Ostia, che conoscono bene il progetto che abbiamo proposto alla Regione Lazio, proprietaria della linea, ancora prima che si parlasse del Recovery Fund. A settembre 2020 glielo abbiamo riproposto proprio perché realizzabile in poco tempo, quindi entro la scadenza di fine lavori prevista dal Pnrr al 2026. In questo, va anche ricordato che la Regione Lazio deve ancora impiegare i 180 milioni che nel 2016 hanno ricevuto dal Governo per alcuni ammodernamenti della linea. Pertanto Gualtieri, prima di promettere, per essere realmente credibile, deve parlare con Zingaretti, che ribadisco non ci ha mai risposto sul tema. Neanche con un ‘grazie ma non ci interessa’, come invece ha fatto la sua Giunta sui social, dove ha dichiarato che la tanto sospirata trasformazione della Roma-Ostia in metro di superficie, non la vogliono realizzare. A febbraio scorso abbiamo proposto di realizzare questa trasformazione anche al Ministro Giovannini, perché è parte fondamentale dell’attuazione del Pums. Noi non ci arrendiamo. A forza di insistere, con la forza dei cittadini che credono ai fatti più che alle parole, riusciremo a realizzarlo a prescindere dalla mancata volontà di Zingaretti, e delle chiacchiere dei Pd, Gualtieri compreso”, conclude Calabrese.
Arianna Calandra