Tre vittorie nelle ultime tre edizioni, quattro nelle ultime cinque. Questo quanto scritto nell’albo d’oro del rally, a raccontare una evidente famigliarità, verso la terra sarda della Hyundai, nelle varie evoluzioni della i20 Coupé WRC, e dei suoi piloti. Chiaramente siamo solamente alla prime fasi del rally, ma la scioltezza con la quale le due vetture della casa coreana affidate a Ott Tanak con Martin Järveoja e Dani Sordo insieme a Borja Rozada hanno dominato prima tappa è un segnale preciso sugli obiettivi che il team si era prefisso, e, soprattutto sugli attuali equilibri tecnici in gara. Dopo le prime otto prove speciali, quattro da ripetersi due volte, pari a 127,40 km tutte particolarmente difficili e su un percorso spesso stretto e pieno di imprevisti, a chiudere al comando sono state infatti le due Hyundai di Ott Tanak, vincitore di ben cinque delle otto prove in programma, e di Dani Sordo, secondo e vincitore di tre tratti cronometrati, l’ultimo ex aequo con l’altro compagno di squadra Neuville. Due Hyundai al comando, due Toyota Yaris WRC al terzo e quarto posto con il Campione del Mondo in carica, Sebastien Ogier in coppia con Julien Ingrassia, e Elfyn Evans insieme a Scott Martin che sono stati comunque autori di una prova di assoluto valore essendo costrette a passare come prime due vetture sul percorso ad aprire la strada a tutti pulendola dalla scivolosa ghiaia superficiale. In questo appuntamento del mondiale si ripropone quindi l’ennesimo atto dell’infinito duello tra Hyundai e Toyota, una battaglia che ha caratterizzato l’intera stagione scorsa e che caratterizzerà anche la presente. Alle spalle dei primi quattro un’altra Hyundai quella di Thierry Neuville e Martijn Widagee, rallentato da una foratura proprio in vista del traguardo di tappa e poi vincitore in ex aequo nell’ultima prova speciale in programma. Per il belga un inizio gara meno incisivo di quanto ci si potesse aspettare su strade che lo hanno visto uscire anche vittorioso nel 2018. Nelle posizioni alta della classifica seguono poi la Yaris di Takamoto Katsuta, con Daniel Barrit , la Ford Fiesta Wrc di Gus Greensmith in coppia con Stuart Loudon e le prima due vetture della categoria wrc 2, la Citroen C3 Rally 2 del norvegese Mads Ostberg e la Hyundai i20 R5 di Jari Huttunen. Tra gli equipaggi italiani è al momento primo il giovane siciliano Alessio Profeta, Skoda Fabia R5 Aci Team Italia, 23esimo assoluto, mentre poca fortuna per il trevigiano Luigi Battistolli in coppia Simone Scattolin, pesantemente rallentato a inizio gara e quindi lontanissimo nella generale. La gara comunque è ancora lunga ed alla fine mancano due difficili giornate. Quella di domani, lunga e durissima con altre 8 prove cronometrate in programma per un percorso leggermente superiore a quello odierno, 129,62 chilometri complessivi, ed infine la breve tappa di domenica con soli, si fa per dire, 47 chilometri di prove speciali arricchite dai punti iridati extra regalati dalla Wolf Power Stade, ultima della gara. Tanti chilometri quindi e tante insidie per uomini e mezzi già provati dai tanti chilometri percorsi.Top five leg 1: 1 Tanak (Hyundai) in 1:26’58”4; 2 Sordo (Hyundai) +19”4; 3 Ogier (Toyota) + 36”2; 4 Evans (Toyota) +1’02”0; 5 Neuville (Hyundai) +1’03”2.