Dalle istituzioni nessun sostegno, bocciata anche la trattativa al tavolo della Regio Lazio
“Secondo noi vogliono municipalizzare il servizio di autodemolizione delle auto. Per noi va anche bene, ma non possono dimenticarsi di noi”. Si avvelena di sospetti la protesta degli autodemolitori di via Palmiro Togliatti tornati a protestare questa mattina sotto la sede della Regione Lazio in via Cristoforo Colombo a Roma.
Dopo i blitz dei giorni scorsi e dopo il fallimento del tavolo con l’assessore all’Ambiente del Comune di Roma, Katia Ziantoni, i titolari delle attività chiedono ancora una volta un incontro e un intervento della Regione sulla questione della delocalizzazione. Su circa 20 attività di via Togliatti pesa l’ultimatum del Campidoglio di fine maggio: 60 giorni per chiudere tutto e ripristinare le aree. “Se siamo abusivi perché ci avete autorizzato per 20 anni? Noi paghiamo le tasse”. Recitava uno degli striscioni esposti in strada da circa 50 persone scese in piazza davanti all’ingresso del palazzo regionale sorvegliato dai reparti dell’ordine pubblico di Polizia e Carabinieri.
A guidare la protesta Pietrangelo Massaro, esponente di Forza Italia. “E’ incredibile quanto sta avvenendo su questa faccenda – spiega – queste attività sono state autorizzate finora, chiedono solo di poter lavorare e quindi di essere spostate altrove, come da accordi presi, mentre invece ora in nome della campagna elettorale si promette ai cittadini la ‘liberazione’ delle aree”.
Secondo quanto spiega carte alla mano Elena Donato presidente dell’Arder, associazione di categoria: “Abbiamo un accordo di programma, delle sentenze del Tar, una legge validata dalla Corte Costituzionale che dicono chiaramente che dobbiamo essere delocalizzati. Eppure il Comune di Roma vuole mandarci via”. Gli umori tra i titolari delle ditte sono pessimi. Tra i tanti scesi in piazza oggi si sta facendo largo un’ipotesi: “Dicono di volerci mandare via e a noi va anche bene, ma dobbiamo farlo a spese nostre, lasciando terreni di nostra proprietà? La strategia dell’amministrazione è chiara – racconta uno di loro – in campagna elettorale meglio solleticare la pancia dei cittadini.
Secondo noi vogliono municipalizzare il servizio, hanno già un’area, altrimenti non è possibile che le istituzioni passino sopra la legge e agli accordi presi in passato”. “Ci dicono che siamo abusivi – conferma un altro titolare di autodemolizione di via Togliatti – ma io, come richiestomi, ho speso un sacco di soldi per fare gli adeguamenti ambientali, il terreno è di mia proprietà e mentre loro fanno la battaglia contro di noi per prendere voti altri nostri vicini, irregolari, vanno avanti con le attività illecite. Come è possibile tutto questo?”.
Il nuovo capitolo della vicenda ci sarà venerdì con un tavolo tecnico convocato presso la Direzione Regionale Politiche Ambientali e Ciclo dei Rifiuti, nella nuova sede di Via di Campo Romano, in zona Anagnina a Roma.
Francesca Romana Cristicini