ROMA – “Il portiere secondo me”: presentato l’atteso lavoro dell’istruttore nazionale dei portieri, Giuseppe De Fidio, titolare della Scuola Nazionale “Numero Uno”.
“Il portiere secondo me” è il titolo del video didattico, pubblicato su You Tube, tutto incentrato sulla preparazione tecnica del ruolo del portiere; un progetto a cui De Fidio lavorava da tempo e che consentirà a tutti i numeri 1 di ogni età e categoria di trovare suggerimenti, indicazioni e consigli per la propria formazione tecnica.
Tanti gli allievi anche famosi che si sono messi alle dipendenze della Scuola Numero Uno: tra i big ricordiamo Mattia Perin del Genoa, in passato Marco Storari, Luca Anania e Attilio Gregori.
Per vedere il video: IL PORTIERE SECONDO ME – YouTube
“Lo scopo di questo video – spiega De Fidio – non vuole essere quello di imporre soluzioni tecniche né altresì quello di giudicare. Questa iniziativa distinta in 17 capitoli tecnici, frutto di anni di intenso e laborioso lavoro, vuole fotografare l’attuale situazione della preparazione o, meglio, della formazione dei nostri portieri. Come Scuola Numero Uno ci siamo focalizzati nel presentare la strada giusta per compiere il gesto tecnico corretto. Vogliamo, quindi, offrire ai portieri uno spunto di analisi per aiutarli a trovare delle risposte più consapevoli del proprio percorso di formazione e maturazione, oltre che aiutarli a individuare quali istruttori ai quali affidarsi”.
La Scuola Numero Uno ha ormai una storia di oltre 30 anni con lo scopo di offrire ai giovani portieri la possibilità di apprendere quelle nozioni tecniche quanto mai fondamentali in un ruolo così delicato e che vengono purtroppo spesso trascurate sia dalle scuole calcio che dalle squadre agonistiche.
“C’è purtroppo ancora troppa approssimazione nell’insegnamento di questo ruolo – puntualizza De Fidio – con sedicenti istruttori che si inventano preparatori dall’oggi al domani senza alcun titolo ma soprattutto senza competenze specifiche. E questo spiega le molte lacune tecniche che riscontriamo in molti portieri non solo delle categorie giovanili. La formazione tecnica è alla base di tutto: sviluppare e perfezionare la padronanza del gesto riduce il margine di errore e consente pertanto di trovare le soluzioni migliori per affrontare e risolvere le varie dinamiche del gioco e le problematiche che si presentano in partita. Il traguardo finale deve sempre essere la valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo allievo. L’allenatore deve essere quindi uno strumento attraverso il quale i propri allievi sviluppano e consolidano le loro capacità”.
Un valido maestro potrà formare validi allievi. La crescita dei portieri della Scuola Numero Uno è da sempre per De Fidio un obiettivo ma anche la sua passione dentro e fuori il rettangolo di gioco.
“Competenza, conoscenze tecniche, esperienza, capacità comunicative per essere un facilitatore di apprendimenti e soprattutto un valido motivatore, capacità organizzative, coerenza, credibilità, sono tutte caratteristiche che devono rappresentare il bagaglio di ogni istruttore. Saper correggere il gesto tecnico, la posizione, la postura, lo spostamento, la presa, la respinta, l’uscita, prevedendo tatticamente le mosse dell’avversario. E quindi il metodo di allenamento è sempre la strada giusta per portare gli allievi alla meta”.
Quindi è importante instaurare una speciale empatia con i propri allievi
“Occorre conoscere i propri allievi che abbiamo davanti, i loro punti di forza ma soprattutto i propri punti deboli non solo a livello strettamente tecnico ma anche a livello caratteriale per mettere in atto quelle strategie che li aiuteranno a superare le difficoltà e a raggiungere gli obiettivi prefissati. Il portiere è un ruolo particolare che non si può comprendere fino in fondo senza averlo ricoperto”.