Carlo Pietropoli è lanciatissimo come personal trainer e sogna di affermarsi come deejay di rilievo nazionale ed europeo. Archiviata la sua precedente relazione d’amore con la sua ex fidanzata nonché ex corteggiatrice di Uomini e Donne, Cecilia Zagarrigo, l’ex tronista guarda avanti. Ragazzo simpatico, allegro e umile. Non si ferma mai alle apparenze e va sempre oltre. Oggi ha rilasciato un’intervista alla nostra testata giornalistica Paese Roma in cui affronta tanti temi, alcuni di estrema attualità. Buona lettura!
Ciao Carlo, che cosa ti auguri per il tuo lavoro e per tutti dopo gli ultimi provvedimenti del Governo Draghi?
Per il lavoro, mi auguro di ripartire alla grande e al 100%. Auguro a tutte le persone di poter tornare a lavorare e vivere tutte quelle sensazioni di una volta. Spero che non ci siano altre restrizioni anche perché la campagna vaccinale procede molto spedita. Spero che sia un anno di svolta per tutti.
Cosa ti è piaciuto e cosa proprio non ti è piaciuto di questo Governo bipartisan?
Sinceramente ho difficoltà a dire che cosa mi sia piaciuto di questo Governo. Certe situazioni potevano essere gestite diversamente e molto meglio, come ad esempio il coprifuoco. Non ho trovato alcun senso logico nella chiusura delle piscine (sono i posti più igienizzati di questo mondo), della palestre (anche perché già adottavano tutte le precauzioni del caso) e dei ristoranti. Ho difficoltà a trovare qualcosa di positivo nella gestione della pandemia da parte di questo esecutivo.
Sei favorevole o contrario all’eutanasia legale?
Nessuno può decidere cosa fare della vita altrui. Sono favorevole all’eutanasia legale a patto che sia il paziente a prendere questa decisione quando è nel pieno delle sue facoltà mentali.
Come dovrebbe essere la tua donna ideale? Quali caratteristiche dovrebbe avere?
Deve piacermi. Non ho un prototipo di donna ideale. Voglio al mio fianco una ragazza bella, intelligente, sorridente, solare, spontanea, pura… e anche un po’ stronza. Sono un po’ pretenzioso e non so se capiterà… e poi da solo non sto male. La mia dolce metà deve essere un valore aggiunto e farmi stare meglio rispetto a quando sono single.
Sogni di diventare papà e metter su famiglia?
Sì, sicuramente voglio diventare papà e avere una famiglia, ma non adesso poiché non mi sento pronto. In questo momento no. Vorrei avere due o tre figli, magari due maschietti e una femminuccia… oppure un maschietto e una femminuccia. Non troppe femmine, perché potrei essere geloso e andare fuori di testa (ride, ndr).
Come ti vedi tra 10 anni?
Mi vedo realizzato con la mia famiglia e il mio lavoro a San Donà di Piave. Credo che lavorerò anche a Milano e una volta al mese sarò a Ibiza per fare le mie vacanze. Cercherò sempre di portare la mia famiglia in giro per il mondo, perché penso che sia la cosa più bella del mondo. Viaggiare è una delle cose più incredibili che possiamo fare.
Quali sono i tuoi progetti lavorativi futuri?
Lavorare nel mondo del fitness poiché è un campo di mia competenza dato che sono 25 anni che pratico attività sportiva. Non ho mai smesso di allenarmi, neanche un anno. Ho sempre giocato a calcio negli ultimi tre anni. Non sono di certo un fissato maniacale come quelli che acquistano anabolizzanti e prodotti per diventare chissà cosa, sono contrario a quelle cose, però sono super favorevole allo stare bene e mantenersi in forma. Questo diventerà sicuramente il mio lavoro. Non mi precludo niente anche a livello televisivo. Spero di avere altre possibilità per dimostrare il mio valore e portare qualcosa di simpatico e diverso in tv, che secondo me manca. Sono molto fiducioso.
Accetteresti compromessi per far carriera?
Dipende da che tipo di compromessi. Se sono accettabili e ai limiti, sì. Se sono compromessi folli, come svendersi, no. Non ho il carattere per scendere a quei compromessi e mai lo farò nella mia vita!
Che cosa pensi dei finti scoop e delle paparazzate concordate tra vip e fotografi?
Con una parola li chiamerei semplicemente sfigati! Sono persone che hanno bisogno di attenzioni e, sotto un certo punto di vista, aiuto. Devono creare per forza qualcosa per far parlare di loro, magari qualcosa che neanche li rappresenta ma si sentono appagati. Davvero imbarazzante, che poraccitudine. Queste cose non fanno per me!