Oggi il Tar ha certificato, qualora ce ne fosse ancora bisogno, l’incompetenza dell’amministrazione Raggi anche sulla gara della gestione del 20% del trasporto pubblico di Roma.
Il bando era scaduto a giugno 2018: in tre anni il Campidoglio, nonostante il termine fosse ben noto, non è stato in grado di rinnovare il servizio di trasporto pubblico nelle periferie. Già un anno fa il Consiglio di Stato con una pronuncia aveva ritenuto che le risorse stanziate fossero del tutto insufficienti per il quantitativo di km messo a gara
Ora, è il Tar, vedendo l’incapacità del Comune di poter calcolare gli importi adeguati per il servizio, a rimandare ad un Ctu (individuato nel direttore del Centro italiano di eccellenza sulla logistica), che dovrà verificare che la metodologia utilizzata da Roma Capitale nell’individuazione dei costi della gara per l’affidamento del Servizio di trasporto pubblico nelle zone periferiche di Roma sia coerente con la normativa
E come se non bastasse, il Tribunale ha anche richiesto al Campidoglio il Piano Economico Finanziario Simulato predisposto per quantificare l’importo a base d’asta. Dopo aver regalato alla regione la Roma Lido (una tratta delle ferrovie concesse), togliendola dalla possibilità di renderla patrimonio di Roma Capitale, oggi assistiamo alla ennesima figuraccia di una giunta comunale priva di guida, non solo politica ma anche amministrativa
Al di là di eventuali danni erariali, che saranno valutati dalle competenti sedi, ci chiediamo chi ripagherà i cittadini di Roma dei ripetuti disagi che continuano a subire da una amministrazione incapace e incompetente? Speriamo che il ‘nuovo vento’, che la sindaca Raggi sentiva cinque anni fa, possa essere in grado di soffiare ancora più forte nel mese di ottobre per ripulire la nostra città eterna, ridando alla capitale una classe dirigente adeguata. Lo dichiara il consigliere di Fratelli d’Italia della regione Lazio Antonello Aurigemma.
Francesca Romana Cristicini