La legge parla chiaro.
La magistratura inquirente che ha messo sotto accusa il poliziotto che ha sparato un colpo contro il ghanese armato di coltello sta minacciando lo Stato di diritto.
L’uso delle armi da parte di un pubblico ufficiale è previsto e autorizzato quando ‘vi è costretto dalla necessità di respingere una violenza o di vincere una resistenza all’Autorità e comunque di impedire la consumazione dei delitti di strage, di naufragio, sommersione, disastro aviatorio, disastro ferroviario, omicidio volontario, rapina a mano armata e sequestro di persona’. È l’articolo 53 del codice penale. A questo punto, lo si abolisca. Non si può consentire che un servitore dello Stato venga messo sotto accusa perché compie il proprio dovere normativamente previsto. Ci piacerebbe oltretutto che Ministro degli Interni e Capo della Polizia si complimentassero pubblicamente con l’agente che ha fatto il proprio dovere per fermare l’aggressore”. E’ quanto dichiara in una nota Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di Fdi.