“Il decisivo assalto alla sconvenienza non può che passare attraverso la scrittura, con successiva distruzione satirica, ricostruzione buddhista e accettazione finale”.
Con questa riflessione introduco il nuovo romanzo di Marco Ferreri, Franco Spirito, edito da Aletti, che ci catapulta nel vortice caotico della personalità umana. Un viaggio introspettivo attraverso gli occhi di Franco Spirito, voce narrante e protagonista che ci narra parte della sua vita nel corso degli anni, in un susseguirsi di eventi trascorsi alla ricerca dell’identità. Assunta dapprima l’identità di King inseguendo il sogno di affermarsi come scrittore di successo, fallendo, diventa poi l’instabile Luca, coltivando una serie di relazioni che insieme alle sue riflessioni lo tengono “sballottato per mesi in un vortice di disordine mentale”. Alla fine tutto diventa chiaro, e in un dialogo interiore ecco che si manifesta la realtà… la trasfigurazione finale.
Molto particolare, con un linguaggio accessibile ma non adatto per una lettura leggera, per la sua ricchezza di metafore, introspezioni e analisi sulla vita e la natura umana. Ottima scelta per chi ricerca l’evoluzione interiore al fine di approcciarsi meglio con il mondo circostante.
Come nasce questo libro?
In un passo del romanzo, Luca definisce la realtà come una continua storia interiore che ci narriamo per cavarne un senso di coerenza. “Franco Spirito” è proprio questa storia, in tutte le versioni che hanno affollato la mia interiorità. Non ha una vera e propria genesi, è sempre stato nel mio inconscio vorticando e mutando forme, situazioni, intrecci e attori.
Sicuramente, nel generare la spinta che mi ha permesso di trasporlo su carta vi era un desiderio comunicativo, la volontà di mettere un punto a certe esperienze, vere o immaginarie che fossero, e di dire la mia su alcune tematiche fondamentali per non perdere se stessi, o per ritrovarsi. Nonché quella di mettermi alla prova e dimostrare di essere in grado di trasformare, modellare e rielaborare il mio universo interiore in una storia lunga e coerente. In breve, ho concepito “Franco Spirito” come una prova di maturità letteraria, psicologica e spirituale.
Quale messaggio vuoi trasmettere?
I messaggi sono molteplici e trasposti su tre piani: psicologico, filosofico e metafisico. Tuttavia, possono essere riuniti sotto un unico grande cappello: l′identità e la felicità dell′essere sono costituite dall′equilibrio tra le sue componenti, che per loro natura sono conflittuali e dicotomiche. Per raggiungere tale semplice verità il percorso di maturazione è tortuoso, costellato di sofferenze, pericoli e inganni, spesso autoprocurati. Tuttavia, non bisogna annegare dentro il mare della ricerca interiore, poiché fare ciò sarebbe un′estremizzazione: trovare il proprio senso delle cose è vitale, ma saperlo mettere da parte con una sana risata lo è ancor di più. E viceversa.
Riassumendo, il messaggio di fondo è: «Ogni cosa giusta rivela il suo contrario».
Leggi il mio libro perché…
Si tratta, almeno nelle intenzioni, di un tentativo di “fare letteratura”, una sfida concettuale al lettore come la intendeva Nietzsche e come non se ne vedono molte nell′editoria contemporanea. È un′occasione per conoscere tre punti di vista inconsueti sulla realtà, e, confrontandosi con essi, riesumare oppure lasciarsi definitivamente alle spalle alcune riflessioni esistenziali. Chi è alla ricerca di qualcosa dentro di sé lo troverà certamente utile. Chi non lo è o lo ha già trovato, beh, spero che possa apprezzare un′esposizione pulita e scorrevole della contorta complessità dei tre livelli dello spirito.
Progetti futuri?
Durante l′estate mi dedicherò alla promozione di questo romanzo, purtroppo a rilento perché sto operando molti cambiamenti nella mia vita privata, al fine di darle la direzione che ho sempre bramato. Inoltre, sto coltivando assiduamente il profilo Beneaththemask 00 sui social e su Wattpad, dove pubblico regolarmente racconti ed estratti dei prossimi lavori. Per l′autunno conto di raccogliere i migliori in un e-book, che spero sarà pronto per quando saremo al Salone del Libro. Inoltre, “Franco Spirito” avrà due sequel, dedicati alle due maschere King e Luca Giovine, ma ci vorrà un po′ perché ho intenzione di stravolgere la struttura della narrazione. Infine, ho in cantiere da quasi un decennio una serie fantasy/digital punk, “Elmur II”, il cui primo capitolo è piuttosto avanti nella stesura e con buona probabilità sarà completo entro l′anno.
Conclusioni?
“Franco Spirito” non è un libro per tutti, come molti mi hanno fatto notare. E non voleva esserlo. Le storie per intrattenere arriveranno, ma qui l′intento era più ampio: rappresentare una ricerca, manifestare una sensibilità e comunicare una visione. Sulla riuscita o meno di tale tentativo, mi rimetto al giudizio dei lettori.
Concludo dicendo che se il lettore si è sentito messo alla prova anche solo un quarto di quanto è successo a me durante la stesura, “Franco Spirito” ha centrato il suo obiettivo.
Il libro merita 4 stelle su 5