Nel giorno in cui la riforma della giustizia è stata approvata in Consiglio dei Ministri, a Montecitorio si chiede un urgente decreto legge al Presidente Draghi per una emergenza nazionale, ossia quella sugli allontanamenti dei bambini, peraltro con modi coatti.
La riforma della giustizia penale approvata oggi, prevede l’inserimento dei reati contro la Pubblica amministrazione, come la corruzione e la concussione. Quindi, il tema è anche quello degli allontanamenti dei figli dai propri genitori quando vengono emesse sentenze e decreti anche sulla base delle false relazioni dei cosiddetti consulenti dei giudici, sulla ascientifica e nota PAS, nel totale non rispetto delle normative di riferimento.
Manifestazioni, continui webinar con la presenza di magistrati, politici, migliaia di email di mamme a cui sono stati sequestrati i bambini inviate a Ministro della Giustizia Cartabia e tutti i precedenti, email con richieste di aiuto, richieste ispettive, esposti inviati al CSM, al Procuratore Generale della Corte di Cassazione, politici che depositano interrogazione parlamentari ininterrotte, la Commissione d’inchiesta sul femminicidio nonchè su altre forme di violenze di genere con la senatrice Valeria Valente con un lavoro intenso ed incessante, la Garante dell’Infanzia e della adolescenza dell’Abbruzzo, Maria Concetta Falivene con l’approvazione della sua proposta di legge, le psicologhe del Protocollo Napoli che chiedono al loro ordine una commissione di inchiesta sulle colleghe che utilizzano la Pas per allontanare madri dai figli, ma le Istituzioni competenti chiamate a prendere provvedimenti hanno “rispettato” un silenzio assordante. Un silenzio che ci auguriamo non resti tale, atteso che il delicatissimo argomento sulla difesa dei bambini dovrebbe essere impegno comune, costruttivo soprattutto da parte delle nostre Istituzioni e posto al primo posto dell’ordine del giorno.
Ma proprio sul silenzio che nell’ambito del diritto amministrativo ha un suo significato, silenzio rigetto, silenzio inadempimento, l’avvocato Priolo ha presentato al Governo in persona del suo Presidente professor Mario Draghi, una diffida ad adempiere e per conoscenza al Presidente della Repubblica, al Presidente della Corte Costituzionale, al Presidente della Corte di Cassazione, al Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione e a tutti i componenti del Consiglio Superiore della Magistratura.
Un recovery fund che preveda un indennizzo per mamme e papà a cui sono stati sottratti i figli.
Carlo Priolo
Cosi si legge in un estratto del comunicato stampa:
- “la revoca di tutti i provvedimenti giudiziari ed amministrativi che hanno disposto l’allontanamento coatto dei figli dai genitori biologici con ogni adoperata locuzione che di fatto genera la sottrazione di esiziale ostacolo ad ogni prevenzione;
- la disposizione che nei provvedimenti emanandi deve essere prevista la immediata esecuzione con responsabilità diretta e personale del Sindaco della città interessata, che potrà delegare le relative incombenze ma ne resta il responsabile esclusivo;
- l’abolizione dei garanti dell’infanzia e dell’adolescenza regionali e nazionale;
- l’abolizione degli uffici dei Servizi sociali dei comuni e la costituzione in ogni Regione di una struttura organizzativa autonoma alle dirette dipendenze della Presidenza della Giunta regionale e tutti i componenti della struttura devono possedere un diploma di laurea, cercando il più possibile di rappresentare tutte le materie di studio universitario. La costituzione della struttura organizzativa dovrà avvenire senza nuove assunzioni ma valorizzando i dipendenti regionali e degli enti locali laureati per un lavoro di altissimo profilo professionale a difesa della conservazione della specie umana.
La locuzione diritti umani viene sostituita con realtà sociale delle relazioni tra natura (territorio, piante, animali) e genere umano: figli, donna, uomo secondo la logica quantistica. Abbiamo diritto a ristori si tratta di miliardi”.
La mutilazione più grande che possa capitare ad una madre è proprio quella della rapina dei figli, un dolore immenso da non riuscire a sopportare.
In piazza mamme, nonne e nonni, che chiedono semplicemente il rispetto delle normative e, quindi, l’interruzione del prelievo coatto ed il ritorno a casa dei propri figli e nipoti, soprattutto emessi in base al costrutto ascientifico della Pas.
Mamma coraggio Laura Massaro, oggi ennesimo decreto del tribunale dei minorenni con cui si rinnova la richiesta di prelievo coatto e collocamento in casa famiglia del figlio. Ancora una volta è oggettiva la procedura disposta sulla base del non rispetto delle normative. Come si può solo pensare che il bene di un minore è quello di prenderlo con la violenza, mentre urla disperato, trascinarlo via dalla sua mamma, nonna, nonno, dai suoi amici, dalla sua casa, dalla sua vita? Come si può scrivere che il “minore è in pericolo” e, quindi, deve essere allontanato da una mamma, da una famiglia che lo sta difendendo con tutte le proprie forze perché è un figlio amato, rispettato e soprattutto è la scienza che vieta gli allontanamenti soprattutto dalla madre? Ci troviamo nuovamente di fronte ad un accanimento giudiziario nel totale non rispetto di tutte le normative.
La mamma di Laura Massaro, la nonna del piccolo che sta vivendo un altro inferno (pensate cosa sta vivendo questo povero bambino di soli 11 anni), Simonetta Nocera è qua con noi a darci la sua testimonianza della terribile storia in cui sono state catapultate da più di 8 anni.
L’intervista di Simonetta Nocera, mamma di Laura Massaro
Mamma Luana Valle, non vede il figlio da anni, l’accusa? PAS!!!
“Sono qui anche oggi per chiedere alle Istituzioni l’annullamento dei provvedimenti di allontanamento dei minori che sono stati ingiustamente sottratti, come mio figlio Davide prelevato coercitivamente a scuola davanti ai suoi compagni e contro la sua volontà. Dal 1° febbraio 2018 ci impediscono di vederci, di stare insieme e persino di sentirci al telefono e lo stesso vale per tutti i miei numerosi familiari. La Pas (alienazione parentale) è usata nei Tribunali contro noi mamme affettive, ma non esiste, esiste violenza maschile refertata, nel mio caso anche dal pronto soccorso. Maltrattamenti e violenze su di me e su mio figlio che ha anche subito 11 giorni di ricovero in ambiente protetto a seguito di percosse paterne. Ma la violenza maschile viene ingiustamente occultata dall’autorità”
Mamma Luana, urla nel silenzio di un incubo che va avanti da anni, ma con forza e determinazione ci dice “ rivoglio mio figlio a casa con me e rivoglio la nostra amatissima quotidianità insieme, piena di relazioni sociali e familiari significative. Vi chiedo di aiutarmi, per quanto possibile, perché purtroppo questa “giustizia” non è giusta. Sono stata sottoposta dal 2014 ad un calvario giudiziario lungo, penoso, costoso ed ingiusto che ha separato me da mio figlio senza motivo. Mio figlio è stato prelevato a scuola anche dagli agenti dell’anticrimine”.
Mamma Francesca (nome di fantasia) due figli, uno di 15 anni che dall’età di 8 anni e mezzo le è stato strappato per collocarlo in casa famiglia con successivi 7 spostamenti in altre case famiglia. Il secondo di quasi 13 anni, pure le è stato allontanato. Nessuna violenza in famiglia, nessun ex marito violento, nessun padre che chiede la casa famiglia per il proprio figlio pur di annientare la propria compagna o ex moglie, ma semplicemente un accordo tra assistenti sociali ed insegnanti. Una semplice segnalazione infondata che ha creato un altro inferno per i due piccoli bambini, per la madre e il padre, ma soprattutto un’intera esistenza rovinata per i due innocenti bambini.
Un’altra mamma, Marina (nome di fantasia) da 6 anni le è stato allontanato il figlio con l’accusa di essere simbiotica. Il figlio le è stato portato via da ben 8 persone, di cui 5 agenti dell’anticrimine, alzato di peso e portato via, prima in una casa famiglia, poi affidato al padre violento, così recitava la sentenza del tribunale dei minorenni di Roma.
Conclude l’avvocato Priolo che la scienza ci insegna che il figlio deve stare con la madre e che allontanare i figli dalla propria madre fa deragliare il cervello e porta il bambino in uno stato di coma.
L’intervista dell’avvocato Priolo
Oggi 4 storie che hanno in comune il tribunale dei minorenni di Roma, stessi magistrati ed una nota e famosa CTP, ovviamente a favore della Pas e del genitore violento, ossia del noto mudus operandi.
Non sono solo queste quattro storie, ma 60 mila bambini e, quindi, 250 mila famiglie che oggi vivono un inferno a causa di un sistema perverso, una infanzia negata, un’intera adolescenza fatta di soprusi, minacce, violenze che necessita di un intervento urgente.
Oggi le mamme non sono più sole, sono scese in piazza recentemente (il 17 giugno scorso) anche la Cgil con la responsabile nazionale del Comitato pari opportunità Susanna Camusso, la Uil, Differenza Donna (con la presidente Elisa Ercoli, le avvocate Maria Teresa Manente ed Ilaria Boiani) e molte altre associazioni in difesa dei bambini e delle mamme per chiedere l’immediata sospensione dei procedimenti di allontanamento di minori che si rifanno al costrutto dell’alienazione parentale, “Sui bambini non si PASsa”
Si riporta in un articolo di Silvia Mari e Federico Sorrentino