Un invito dalle associazioni che si adoperano alla difesa di donne e bambini, dalle mamme vittime di violenza istituzionale dopo aver denunciato violenze da parte del marito e che si sono viste allontanare i figli, da gente comune, ad inviare alla Ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese una email. Ormai di casi di prelievi coatti da parte anche delle forze dell’ordine, degli agenti dell’anticrimine sono numerosi e vanno fermati con la massima urgenza, anche solo se si fosse trattato di un caso singolo. Non è accettabile che in un Paese cosiddetto civile innocenti bambini già maltrattati e terrorizzati dai padri violenti, subiscano ulteriore violenza; alzati di peso, trascinati via dalle forze dell’ordine, mentre urlano, si disperano, chiedono aiuto al genitore che amano e da cui non vogliono separarsi. Violenze disumane, aggiunte ad altre violenze. Che intervenga la Ministra.
Si riporta: “Gentile Ministra, Le chiediamo con urgenza di inviare una circolare dal suo ministero alle questure per fermare i prelievi coattivi di minori, sottratti alle loro madri che hanno denunciato i partner per violenza domestica, accusate a loro volta di PAS ovvero di alienazione parentale, sindrome inesistente e non accreditata dalla comunità scientifica come anche più volte hanno ribadito la Corte di cassazione, l’ONU, il Grevio, ecc.
Il punto che La riguarda direttamente è questo: può un servizio pubblico come quello che dipende dal suo Ministero, predisporre l’invio di polizia in funzione anticrimine per sottrarre un bambino, che non vuole andare a vivere o anche solo incontrare il padre se non in forma protetta, ad una madre? In che paese viviamo?
A Lei intanto la responsabilità di fermare questo uso indebito delle nostre forze dell’ordine, mortificate in questo ruolo inappropriato e contrario ad ogni codice deontologico, per cui siamo pronte, ciascuna di noi e tutte insieme, a valutare ogni procedura legale di contrasto a questa prassi inumana e degradante che potrebbe configurarsi come abuso di potere, sequestro di persona minore, violazione delle libertà individuali.
Il caso ultimo dopo Pisa e Assisi è quello di Roma, il caso di Laura Massaro, che sta vivendo ore di angoscia insieme a tutta la sua famiglia, nell’attesa di questa famigerata esecuzione di un ordine di impiego delle FFOO decretato dal tribunale per i minorenni di Roma, senza alcun motivo di urgenza e soprattutto senza alcuna valutazione di impatto di questo prelevamento coattivo sulla salute del minore (per portarlo secondo gli insegnamenti di Gardner – inventore della PAS – in una struttura intermedia perché ‘si convinca’ a reincontrare il padre ed ad andare a vivere con lui) che, da certificati pediatrici, risulta sotto stress, cosa che aggrava la sua condizione di base di ipertensione arteriosa”.