Oggi è stata la volta di Napoli, continua il presidio di “Madri in rivolta” davanti alle Prefetture d’Italia, per manifestare e consegnale al Prefetto una lettera per sensibilizzare sulla drammatica questione degli allontanamenti dei minori dalle mamme già vittime di violenza domestica.
Utilizzo di Pas e legge 54/2006 mal interpretata per allontanare bambini dalle mamme tra urla disumane. Dove sta il “supremo interesse del minore” ci chiediamo? Dove sta la tutela dei piccoli bambini che chiedono semplicemente di restare tra le braccia di chi li ama e da chi si sente amato e protetto? Perché allontanare un bambino sereno, sano, con una vita tranquilla in famiglia, per essere affidato ad estranei che non solo non lo conoscono, ma gli impongono modi di vita ed abitudini totalmente differenti, limitazioni della propria vita ed esistenza e dai quali subiscono anche maltrattamenti, ritorsioni e vessazioni? Come è possibile affidare un figlio ad un padre che viene rifiutato perché violento e del quale ha estremo terrore? Come è possibile mandare agenti delle forze dell’ordine per alzare di peso un bambino/a trascinarlo via, mentre piange, si sente male, urla, si dispera, cerca di scappare, si chiude nelle stanze, si nasconde, chiede aiuto e leggere nelle sentenze pure che si tratta del “supremo interesse del minore” e che è in pericolo? Non è questa una oggettiva violenza ed uno shock che ricorderà per tutta la vita? E’ il nostro un Paese civile?
Dove sta il rispetto delle normative esistenti, quali pure le convenzioni europee, in particolare Istanbul che detta precise indicazioni sull’allontanamento del genitore violento?
Necessario un intervento urgente e risolutivo, basta silenzio. Attendiamo risposte dalla Istituzioni.
Domani l’appuntamento è a Parma
“Madri in rivolta” non si fermano