– “Come nonni paterni, e zii, siamo stati investiti della totale responsabilità delle cure per i nostri due nipoti, dopo che il Giudice minorile di Roma ne ha stabilito l’allontanamento da entrambi i genitori. Sono seguiti da noi da quasi 3 anni, in cui con impegno abbiamo fornito ai bambini un alloggio più che decoroso e una vita di agi e cure in netta contrapposizione col trattamento loro perpetrato dalla madre. Dopo un Ctu che abbiamo ricusato, il Giudice ha deciso di non accettare la ricusazione e di non tenere conto di quanto acquisito, compresa la riapertura delle indagini sulla mamma per maltrattamenti e violenza sui minori e ha chiesto per i bambini la casa famiglia. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenga a fermare questa ‘seconda Bibbiano'”. E’ l’appello accorato che una famiglia ‘coraggio’, in particolare la nonna che da 3 anni accudisce i suoi nipoti, con l’aiuto di suo marito, degli zii e di una baby sitter, ha inviato all’agenzia Dire, da sempre in prima linea per la difesa dei minori. Sulla mamma dei bambini c’è in piedi un procedimento giudiziario per maltrattamenti, dopo il rigetto all’archiviazione, e da referti di Pronto soccorso, dopo gli incontri protetti, emergerebbero “forti sospetti di maltrattamento”, che la “Ctu- raccontano- non ha considerato. I servizi sociali poi sono stati inesistenti”. Anche il padre dei bambini è soggetto a incontri protetti, ma i nonni e gli zii, che hanno sempre curato e provveduto alle necessità dei bambini, non si danno pace per la decisione di collocare i due nipotini in una casa famiglia. “Al tempo dei fatti erano malnutriti. Nel marzo 2020, il più piccolo dei due è rientrato presso la nostra casa con una bruciatura di sigaretta, nel luglio 2020 è seguita una seconda. ‘Mamma ha bruciato Chicco’ ha raccontato la bambina alla Ctu, ma la violenza non entra nelle Ctu”, ha sottolineato questa famiglia nell’appello. “Al Presidente Mattarella chiediamo: ‘Perché le violenze della mamma sui figli non hanno ancora trovato un riscontro penale? Perché si preferisce una casa famiglia a un’abitazione ampia e con giardino dove i bambini hanno già trovato quasi 3 anni di serenità? Perché neanche le parole dei bambini che denunciano a loro modo i fatti hanno avuto un peso? Perche’ tutto questo? Perche’ la Giustizia italiana, Presidente, obbliga dei bambini che hanno una famiglia che ha ridato loro serenità e cura ad andare in una casa famiglia. Cosa c’è dietro?”