di Giuseppe Rigotti
Lo sa bene il ministro dell’ Istruzione P.Bianchi incartato sulla questione scolastica del “boh”: il paese è bevuto dall’ esigenza di definire un piano efficiente per
-la scuola- a distanza poco più di un mese dall’ ingresso degli scolari nelle aule.
Così Il governo accinge all’ ennesima disfatta tanto da scaricare ai crociati della medicina l’ unilaterale vocazione di dettare “agenda e scrittura”. È qui che la scuola si sente smarrita, per lo più completamente scervellata dall’ alto del Ministero competente. Evidente che non si riesca a spostare il grosso macigno.
Altro nodo, è invece la questione di ammettere in aula soltanto i vaccinati provvisti del
-lasciapassare verde-, innescando l’ apartheid per la segregazione in termini di diritti inviolabili: si discute poi di -sospendere stipendio- per gli insegnanti che rifiuterebbero la dose.
Ora diciamo pure che vada bene girarci intorno incentivando le immunizzazioni, ma affossare
la “madre costituzione” significa svoltare nell’ autorità illiberale, andando a castigare e recludere la minoranza degli scettici (15%).
C’ è l’ abisso anche filosofico: “Cacciari e Agamben” intellettuali di razza, si sono apertamente espressi non temendo la corte della sinistra, scomponendo il pensiero dominante del colore politico:
“Lo Stato d’Emergenza è un insulto alla Costituzione”, per i due filosofi, è in atto un ‘morboso fare’ di discriminazione in cui è facile barattare i diritti fondamentali con “l’ intesa mondiale della sicurezza” fondata sulle paure, le angosce, e le estreme limitazioni a codici.“Nessuno che invoca un pensiero di riflessione al riguardo”.
Insomma il ministero dell’ Istruzione rimbomba male e gli resta da aggrapparsi all’ unica lettura del (Cts), inafferrabile ad intestarsi le specifiche responsabilità. In mezzo non brilla nemmeno (il giostraio Speranza), quest’ ultimo ha l’ acufene e non rastrella schema alcuno. E allora?
Il trend ha lo stesso risentimento malcelato di una scuola “buttata” più che “recuperata”, e che si tratta di non volerne sapere abbastanza il certificato verde o cosiddetto “green pass” è soltanto una staffetta ideologica poi però con i guai in vista “sbagliato girare i pollici”; servirà ad inchiodare il tempo grigio dell’ azione con un solo nome responsabile, (quello dell’ attuale Ministro in carica).
Redazione