Cala iò sipario , ancora una volta nel mondodello spettacolo, è morta all’età di 83 anni l’attrice Piera Degli Esposti.
La grande interprete era malata da tempo e dagli inizi di Giugno era ricoverata all’ospedale Santo Spirito di Roma.
Era conosciuta e chiamata la “Regina scalza”, soprannome dovuto alla sua straordinaria capacità di apparire sempre a proprio agio in ogni interpretazione. Di sé era solita dire: “Più che un’attrice sono una grande costruttrice di immagini potrei mitizzare anche il primo gelataio che incontro per strada”.
Il Centro Teatrale Bresciano deve molto alla grande attrice, con due spettacoli che hanno marcato un’epoca rendendo celebre il teatro cittadino: “Rosmersholm” di Ibsen (1980) e “Berenice” di Racine, in due edizioni datate 1991 e 1993. Legata alla nostra città, nel 1983 partecipò a “Omaggio a piazza della Loggia”, per commemorare l’anniversario della strage.
La sua è una carriera ricca di successi e grandi soddisfazioni, per anni il set e il palco sono stati la sua casa. Ha recitato in più di 50 film e oltre 20 sceneggiati, è stata diretta dai fratelli Taviani (“Sotto il segno dello scorpione”), da Pier Paolo Pasolini (“Medea”), Gianfranco Mingozzi e Lina Wertmuller, Giuseppe Tornatore (“La sconosciuta”) e Marco Bellocchio (“L’ora di religione” che le valse il primo di tre David di Donatello) e anche da Nanni Moretti in “Sogni d’oro” e da Paolo Sorrentino ne “Il divo”.
Il 1997 è stato perlei un anno di fondamentale importanza dove è sbocciato il suo sodalizio artistico con Dacia Maraini, l’amica di sempre, che la convinse a scrivere a quattro mani “Storia di Piera”.
L’incontro delle due donne, l’una meticolosa analista dell’anima e l’altra narratrice naturale che attinge al vissuto per trasformarlo in creazione letteraria, produce un autentico evento editoriale. “Storia di Piera” è diventata anche soggetto e sceneggiatura, con la complicità di Marco Ferreri che ne fa nel 1983 uno dei suoi film più personali e intensi, ma in cui la mano di Piera Degli Esposti guida e indirizza ogni gesto delle protagoniste Hanna Schygulla e Isabelle Huppert. La vicenda letteraria avrà due seguiti: “Piera e gli assassini” sempre con Dacia Maraini nel 2003 e “L’estate di Piera” (con Giampaolo Simi) appena un anno fa.