“Roma resta fuori dalla corsa per l’Eurovision Song Contest. Un’altra prova di superficialità e inefficienza dell’amministrazione Raggi. Nonostante i Maneskin, esponenti della scuola musicale romana, con la loro vittoria dell’edizione 2021, abbiano conquistato per l’Italia il diritto di ospitare l’edizione 2022”.
Così in una nota il candidato sindaco del centrosinistra, Roberto Gualtieri. “Ma Raggi e i suoi tecnici hanno presentato un solo sito agli organizzatori dell’Ebu (Unione Europea di Radiodiffusione): un padiglione della Nuova Fiera di Roma, che non risponde ai requisiti richiesti, fra cui l’altezza minima. Un sito quindi bocciato già in partenza. Il Palazzo dello Sport dell’Eur avrebbe avuto, con qualche adattamento, le caratteristiche necessarie, ma non è stato incluso nella lista del Comune di Roma per l’Ebu, a causa di precedenti prenotazioni nel periodo di svolgimento dell’Eurovision Song Contest, a maggio. Roma è fuori anche da questa occasione internazionale di grande prestigio”. In corsa “restano Milano (che ha messo a disposizione il Forum di Assago e il Palazzo delle Scintille), Torino (Pala Alpitour) e Bologna (Unipol Arena) e anche Rimini (Rds Stadium) e Pesaro (Vitrifrigo Arena). La sindaca Raggi, all’indomani della vittoria dei Maneskin, a Rotterdam, aveva twittato: ‘Roma è la città perfetta per rilanciare la sfida’. Favorevole allo svolgimento della kermesse a Roma era anche il direttore di Rai1 Stefano Coletta. Roma è stata scartata come Sanremo, Acireale, Alessandria, Genova, Palazzolo Acreide. Con la sindaca Raggi nessuno spazio né agevolazioni per i giovani artisti e talenti romani, nessuna occasione per i romani di ospitare e vivere un grande evento internazionale”, conclude Gualtieri.
Arianna Calandra