di Giuseppe Rigotti
La vicenda di “Luca Morisi” evidenzia il sintomo di una magistratura politicizzata: parte della magistratura “morde e abbaia” quando è intenzionata a punire l’ antagonista più forte.
Il leader della lega Matteo Salvini ossequia pensieri -carucci- in appoggio all’ amico, e puntualizza di come la disgrazia sbattuta sui giornali sia un perfetto meccanismo di giustizia a orologeria in cui spunta l’ ennesima forca ideologizzata per contrastare la leadership e destabilizzare il partito della Lega già pentola a pressione in vista delle amministrative sul territorio
“il sole che attraversa un cielo cupo” (ammetterebbe un letterato in eresia). Ora che tutti puntano il dito contro “la bestia”, l’ artefice del salvinismo
D’ altra parte questo paese è strapieno di furbi che complottano, sicché la caccia alla bestia può servire ai lorsignori per opacizzare avvisi di garanzia manipolando la tecnica dell’ -elefante rosa- prima del diritto alla presunzione di innocenza e all’ entrare nel merito dei fatti così come non sono ancora (stati raccontati).
Dunque se il “guru” della comunicazione merita un (avanspettacolo di questa portata), chiediamo alla Magistratura rovente di disinteressarsi dei giornali- partito e di usare l’ etica indipendentemente dalle correnti che promettono
-l’ elenco- dei -privilegi variopinti-o (tutt’ al più) ritrovatevi nella succinta fama.
Redazione