Il Wwf intende proporre alcune azioni mirate a porre attenzione ad un tema che frequentemente resta un capitolo non adeguatamente trattato nei programmi elettorali: la biodiversità, tra tutela e gestione. Alcuni passi concreti per avviare un percorso che consenta di poter fare di Roma la Capitale europea della biodiversità.
La scelta del Wwf è quella di proporre un focus sulla biodiversità, sulle misure – anche di facile adozione – da attuare per superare uno stallo che si ritiene la Capitale non possa più permettersi, un appello che verrà rinnovato con forza a chiunque risulterà vincitore di questa tornata elettorale.
«Roma- dichiara Raniero Maggini Presidente del Wwf Roma e Area Metropolitana– è nota per la sua storia, per il suo patrimonio culturale, per il paesaggio ed è importante imparare a riconoscere anche lo straordinario valore della biodiversità urbana, di quella Natura che spesso contempliamo nei quadri di artisti e viaggiatori dei secoli scorsi. Ma dare il giusto peso alla Natura non è romanticismo, è l’approccio corretto per dare risposte concrete alla crisi ambientale, la crisi climatica in primis. Il Wwf guardando a dopo le elezioni avanza delle proposte, che rinnoverà con forza dopo l’esito delle urne, garantendo piena disponibilità al confronto».
Il Wwf si prepara a celebrare – il prossimo 10 ottobre – la V Edizione di Urban Nature, l’evento nazionale dedicato alla Natura in Città e nell’ambito del quale propone 30 passi a sostegno della biodiversità urbana, tra tutela e gestione. Tre punti per 10 temi prioritari per la Capitale, dall’Agricoltura alla Mobilità, dall’Urbanistica ai Rifiuti, dal Clima al Mare e così via, tutti osservati ed interpretati con la lente della biodiversità.
«Un’attenzione particolare merita il mare di Roma- dichiara Gabriella Villani Presidente del Wwf Litorale Laziale– Il mare a Roma è un aspetto troppo spesso dimenticato o trascurato. Roma capitale della biodiversità abbraccia la costa ed il mare, con un patrimonio naturale di enorme valore che attende da decenni azioni di cura programmate con visione di insieme. Il mare, la costa e le dune si tutelano se curiamo la qualità delle acque che arrivano al mare, la depurazione insieme allo smaltimento delle acque meteoriche, gestiamo concretamente il patrimonio naturale, curiamo il trasporto pubblico e la ciclabilità».
Alessia Di Domenico