Il Partito Rivoluzione Animalista, tra gli strumenti politici per garantire la tutela e il benessere degli animali, individua, come uno dei fattori primari, la lotta al malaffare nell’ambito della gestione dei canili, dei meccanismi di adozione e degli altri servizi pubblici che ruotano attorno al fenomeno del randagismo
Per tale motivo ha chiesto in diverse occasioni al candidato sindaco Michetti, qualora fosse eletto, gli strumenti e gli spazi di manovra politici e giuridici per poter indagare, e nel caso poi intervenire fattivamente, sui vari business illegali che sovente si celano dietro ai servizi di gestione dei canili e dei gattili e da cui anche la città di Roma potrebbe ragionevolmente non essere completamente immune
In relazione a tale lecita richiesta politica, finalizzata ad ottenere finalmente trasparenza nell’oscuro ambiente dei servizi pubblici di tutela degli animali, non è ancora giunta a pochi giorni dalle elezioni amministrative, inspiegabilmente, alcuna risposta e rassicurazione e questo pone da un verso il Partito Rivoluzione Animalista in una condizione di disagio e di incertezza ma, allo stesso tempo, lo induce a ribadire la sua assoluta convinzione politica e morale sul fatto che solo attraverso una decisa battaglia nei confronti di chi vuole sfruttare gli animali e solo garantendo anche alle altre specie la tutela ed il rispetto sarà possibile rendere Roma una capitale europea degna di questo nome
Così, in una nota, il segretario nazionale del Partito Rivoluzione Animalista, Gabriella Caramanica.
Gaetano Massara