L’incendio che la scorsa notte ha distrutto il Ponte dell’Industria a Roma, conosciuto anche come ‘Ponte di ferro’, tra Ostiense e Marconi, è scoppiato intorno alle 23.30. La struttura, lunga oltre 130 metri, era stata realizzata intorno al 1860. Una parte è crollata tra le fiamme, ma secondo chi è intervenuto, spento il rogo, nelle prossime ore bisognerà fare approfonditi accertamenti prima di prendere qualsiasi decisione sul futuro del ponte: il calore, infatti, potrebbe averne compromesso del tutto la stabilità
Pezzi crollati e una colonna di fumo nero nel cielo di Roma per l’incendio che ha interessato il Ponte dell’Industria, tra Ostiense e Marconi. Sarebbero già sei le squadre dei Vigili del fuoco sul posto impegnate nel tentativo di spegnere le fiamme. Coinvolto anche il nucleo Nbcr (Nucleare, biologico, chimico, radiologico), che interviene nel caso di rischi quando ci si trova davanti a sostanze potenzialmente pericolose per la salute pubblica
“Che tristezza vedere Roma in queste condizioni, Nerone non sarebbe riuscito a fare di peggio, Roma e’ una città a cui e’ stata tolta la dignità, l’onore e i cittadini romani hanno subito un degrado di ogni genere: rifiuti in mezzo la strada, strade rotte e pericolose , autobus che bruciano e giardini abbandonati”. Lo dichiara il coportavoce nazionale di Europa Verde, Angelo Bonelli
“Alla sindaca Raggi si stringe il cuore? A me il cuore si spezza. Questo incendio è l’emblema del disastro Roma, che affonda sempre di più nel degrado e nell’incuria”. Lo dice il senatore di Forza Italia, Francesco Giro
L’incendio divampato a Roma al Ponte dell’Industria è stato “aggravato dall’interessamento delle tubature di elettricità e di gas. Al momento non risultano feriti. All’arrivo dei Vigili del fuoco non sono state trovate persone coinvolte”. Lo ha detto il comandate provinciale dei Vigili del fuoco, Francesco Notaro, a proposito delle fiamme che hanno coinvolto e danneggiato il ‘Ponte di ferro’.
Francesca Romana Cristicini