Roma – I giorni 12 e 13 giugno la sala “Mechelli” del Consiglio Regionale del Lazio ospiterà il convegno “Gestione dei beni confiscati alla criminalità organizzata – Le questioni del diritto civile, penale e amm.vo” organizzato dall’Associazione culturale “Civiltà Progresso Europa”, d’intesa con il Presidente del Consiglio Regionale del Lazio e con il Direttore dell’ ANBSC (Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati), in collaborazione con il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Ministero della Giustizia, il Consiglio Regionale della Calabria, e con il Patrocinio del Comune di Roma e Reggio Calabria, Provincia di Roma e Reggio Calabria e le Regioni Lazio e Calabria.
Oggetto di discussione sarà il comma 52 dell’articolo 2 della legge finanziaria per il 2010, che ha introdotto alcune modifiche (aggiunta dei commi 2-bis, 2-ter, 2-quater e 5-bis e sostituzione del comma 4) all’articolo 2-undecies, relativo alla disciplina della destinazione dei beni confiscati alle organizzazioni criminali, della legge del 31 maggio 1965, n. 575, sulle disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere. Tali disposizioni sono rilevanti per le Regioni in quanto queste divengono enti possibili destinatari dei suddetti beni ai sensi, appunto, dell’articolo 2-undecies, comma 2, lettera b) della sopracitata legge, che recita esattamente così: “I beni immobili sono […] b) trasferiti per finalità istituzionali o sociali, in via prioritaria, al patrimonio del comune ove l’immobile è sito, ovvero al patrimonio della provincia o della regione. Gli enti territoriali possono amministrare direttamente il bene o assegnarlo in concessione a titolo gratuito a comunità, ad enti, ad associazioni maggiormente rappresentative degli enti locali, ad organizzazioni di volontariato, a cooperative sociali o a comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, nonché alle associazioni ambientaliste riconosciute”.
Numerosissimi saranno i relatori che cercheranno di gettare nuova luce sulla spinosa e ancora poco chiara questione della destinazione di quell’ingente potenziale economico e finanziario che sono i beni confiscati alla mafia. Alessia Forgione