Dal primo faccia a faccia televisivo tra i due candidati sindaco di Roma Michetti e Gualtieri ospiti di Bruno Vespa a ‘ Porta a porta’ si capisce perfettamente il motivo per cui da un mese si parla di fascismo
Sui temi amministrativi, sui progetti per la capitale, sulla credibilità delle persone e sulla loro empatia Gualtieri non regge la sfida e conferma il piglio mancino di una sinistra elitaria, nozionistica, inefficace e respingente
Mentre resta nascosta sotto al tappeto la sua responsabilità pluridecennale sullo stato di degrado delle periferie, le colpe di Zingaretti su rifiuti e trasporti, quelle di Rutelli e Veltroni sul debito miliardario accumulato tra il 1993 e il 2008, quelle di Letta, Renzi, Gentiloni, Conte e Draghi sui poteri speciali e sui miseri investimenti concessi a Roma, mentre le altre nazioni europee mettevano il turbo alle loro Capitali
Il declino della nostra città non porta il nome di Virginia Raggi, colpevole di non aver saputo invertire una rotta compromessa, ma del Pd
Era necessario per la sinistra parlare di fascismo e, come accadde già con Prodi nel 1996, farsi soccorrere dall’estrema destra
Forza Nuova è il Jolly pescato da Gualtieri per tentare di rovesciare un risultato che si è formato con chiarezza nei risultati del primo turno
Gli elettori di Raggi e Calenda non si sommano a quelli del ‘sovietico’ Gualtieri e, dunque, occorreva colpire sotto la cintura, inventando trame e pericoli che svaniranno martedì prossimo
È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.
Francesca Romana Cristicini