Nonostante il mainstream sostenga il contrario, i lavoratori di Trieste sono fermi sulle loro posizioni e continuano lo sciopero sostenuti da moltissimi cittadini italiani
“Come coordinamento lavoratori portuali siamo qui perché ad oggi il 40% dei lavoratori portuali di Trieste, 400 lavoratori, non sarebbe potuto venire a lavorare.
Abbiamo lavorato senza sanificazione per mesi, del protocollo che doveva essere rispettato è stato osservato il 10% ma noi non ci siamo mai tirati indietro lavorando sempre
E’ cosa abbiamo ricevuto in cambio? La risposta che “senza green pass non potete lavorare”
Noi non accettiamo questo ricatto, il ricatto del green pass, e come cita la Costituzione Italiana ricordiamo a questo governo che il lavoro è un diritto per tutti senza distinzioni e non possono esserci discriminazioni tra vaccinati e non vaccinati, come dichiarato anche dall’Europa
Noi non siamo in vendita e soprattutto chi di noi è vaccinato non vuole lavorare vedendo i suoi colleghi costretti a non farlo
Noi crediamo nella Costituzione e nella libertà di scelta. Oggi si addita chi non vuole fare il green pass come fosse un mostro è totalmente assurdo. Vogliono portarci dalla democrazia alla dittatura ma noi continueremo a combattere senza cedere
Così in un intervista il portavoce dei portuali triestini
Francesca Romana Cristicini