Damiano Coletta bissa la vittoria di cinque anni fa e si conferma a pieno merito il sindaco di Latina ribaltando nel ballottaggio l’esito del primo turno elettorale. Un sindaco “mani pulite” così come lui aveva voluto sottolineare nell’ultima apparizione televisiva, quando aveva mostrato il palmo delle mani ai telespettatori a testimoniare la sua onestà che mai si può mettere in discussione. Il valore dell’onestà è stata la sua principale virtù di uomo, di calciatore professionista, di medico cardiologo. Onestà e umanità: doti che appartengono solamente alle persone umili e cristalline.
Nella sua vita di calciatore e poi di medico all’Ospedale S.Maria Goretti di Latina ha dimostrato di essere sempre un punto di riferimento. Un trascinatore, dentro e fuori il rettangolo di gioco. Riuscendo a trasferire i valori autentici dello sport nella vita quotidiana oltre che professionale.
Durante la sua brillante carriera calcistica, Coletta ha vestito le maglie del Latina, Pescara (serie B), Nocerina, Giulianova, Fidelis Andria, Pro Cisterna, fino a chiudere (anche se è sempre in attività nei tornei amatoriali) la sua attività di giocatore nel 1997 nella società dilettantistica del Priverno, dopo un girovagare nelle realtà locali come Fondi, Isola Liri, Cynthia Genzano e Terracina. Il suo scudetto più bello arrivò nel 1989 con il conseguimento della Laurea in Medicina e Chirurgia quando era ancora in piena attività nella categoria Interregionale. Diplomato istruttore di calcio Figc, prima di settore giovanile e poi di Base Uefa, Coletta si trovò metaforicamente sul dischetto (lui era uno specialista dei rigori) nel giugno 2016 per tirare uno dei rigori più importanti per diventare per la prima volta sindaco. Oggi la sua riconferma al ballottaggio contro l’avversario di centrodestra Vincenzo Zaccheo, è stata come aver alzato al cielo una Champions League per la rimonta che ha dovuto compiere dopo il risultato del primo turno a suo sfavore. Ma chi è un uomo di sport come lui, sa benissimo che in ogni partita c’è sempre il secondo tempo. E lui ha messo in campo tutta la sua classe.
“Questa vittoria al ballottaggio – le prime parole a caldo di Damiano Coletta – ha un valore immenso. Un valore immenso per la città. Un valore immenso per la comunità tutta di Latina. La nostra città non meritava di tornare indietro. Di tornare nel buio. Una vittoria che ha un sapore diverso dalla precedente vittoria, ero nel 2016 l’outsider, quasi una scommessa politica. Ora avvertivo molto il senso di responsabilità dopo l’esperienza di cinque anni anni di amministrazione, cercando di dare una continuità ai nostri programmi, senza dimenticare che usciamo da un periodo molto sofferto per la pandemia che abbiamo affrontato con coraggio e grandissimo impegno quotidiano. Ci siamo messi a pieno servizio della città, pensando esclusivamente al bene comune della collettività. E’ il momento della responsabilità, quella responsabilità che hanno dimostrato i nostri padri costituenti. Lo dico con umiltà: il meccanismo di elezione diretta del sindaco mette in condizione davvero il cittadino di scegliere la persona, a prescindere da una ideologia. Avvertivo, nonostante i nostri fisiologici errori iniziali di inesperienza, che la cittadinanza aveva accolto la bontà della nostra progettualità, aveva apprezzato la nostra onestà, aveva avuto la piena percezione delle pari opportunità che tutti devono avere. Latina aveva bisogno davvero di continuità, di sicurezza, di trasparenza, di integrità morale, di lealtà verso i cittadini, di dare fiducia a chi come noi aveva acquisito competenza in questi anni. E’ bellissimo sentirsi popolo, sentirsi comunità, sentirsi che non si è mai soli. Ritrovare una speranza che non è mai perduta. Ritrovare sempre un sorriso guardando al futuro. Per vivere meglio. Per vivere meglio tutti insieme”.