Negli ultimi decenni, purtroppo, il mondo è peggiorato sotto numerosissimi punti di vista. Basti pensare alle diverse battaglie che si stanno combattendo contro i cambiamenti climatici, frutto di una pessima gestione dell’ambiente da parte dell’uomo, che lo ha continuamente inquinato e usato per i propri scopi, senza mai badare alla sostenibilità delle proprie azioni. Ma sono anche aumentati i livelli di stress delle persone, a causa dei nuovi ritmi lavorativi dovuti alla digitalizzazione e delle restrizioni degli ultimi tempi, che non hanno fatto altro che amplificare e peggiorare una situazione già complicata, dovuta spesso e volentieri alla mancanza di risorse economiche sufficienti per poter mantenere uno stile di vita dignitoso. Proprio stress, nervosismo e depressione sono tra le cause maggiori dell’apparizione dei disturbi alimentari. Specialmente anoressia e bulimia.
Cosa sono anoressia e bulimia?
La differenza tra queste due forme di disturbo alimentare è presto spiegata. L’anoressia consiste nella volontà di non assumere ulteriore cibo, in quanto non si vuole aumentare di peso. Ogni piccola quantità di alimenti ingerita viene immediatamente espulsa attraverso l’assunzione di farmaci per l’evacuazione o autoinducendosi il vomito. La bulimia è uguale all’anoressia nella seconda parte, ovvero, sulla volontà di espellere immediatamente dal proprio corpo il cibo ingerito. La differenza sostanziale si denota nell’atteggiamento della persona affetta da questo disturbo alimentare, che si lascia andare a grandi abbuffate di cibo, mangiando anche in orari non consoni, per un desiderio irrefrenabile di mangiare, visto quasi come una necessità per stare meglio psicologicamente. Ma alla fine dell’ingestione degli alimenti, la persona viene colpita da forti sensi di colpa, che la inducono a voler eliminare in qualsiasi modo il cibo assunto.
Gli ultimi dati parlano di aumento delle persone affette da disturbi alimentari
Purtroppo negli ultimi anni le persone colpite dai principali disturbi alimentari sono aumentate in maniera sensibile. Basti pensare che nel solo 2020 la crescita dei casi è stata pari al 35%. Un dato impressionante dovuto soprattutto alla Pandemia globale. Questo perché la causa primaria di anoressia e bulimia è lo stress, aumentato a dismisura nel periodo del Covid-19. Il dover stare a casa forzatamente, il non poter effettuare esercizio fisico all’aperto, la mancanza di contatti con altre persone, l’uso di social basati sulle fotografie e sui filtri, con la voglia di apparire perfetti agli occhi dei followers, ha indotto specialmente giovani e giovanissimi a stati d’ansia sfociati in disturbi alimentari. I casi registrati nel primo semestre dello scorso anno sono oltre 230mila, a fronte dei “soli” 160mila del medesimo periodo del 2019.
Come combattere i disturbi alimentari?
Essendo i disturbi del comportamento alimentare frutto, soprattutto, di cause legate allo stato psicologico delle persone, un buon metodo per affrontare il problema è quello di rivolgersi a degli esperti presenti su tutto il territorio nazionale, in città come in provincia, ad esempio uno psicologo a Roma che cura molti pazienti con disturbi alimentari. I professionisti avranno la possibilità di seguire il caso, permettendo di analizzare a fondo il problema e risolverlo alla radice con un programma personalizzato e adattato alla problematica esistente. L’importante è accorgersi in tempo del disturbo, in modo tale da evitare conseguenze peggiori, come il ricovero in ospedale o, addirittura, complicazioni gravi.