Cinque celebri chef sul set dello Zecchino d’Oro, a Bologna, per tendere una mano alle famiglie più fragili. Lunedì 6 dicembre torna in presenza, dopo lo stop legato alla pandemia, la cena solidale di Natale dell’Antoniano, che da oltre 60 anni, con la mensa “Padre Ernesto” offre un pasto caldo e la speranza di un futuro migliore a centinaia di persone in difficoltà. L’evento, realizzato in collaborazione con Food for Soul, ospiterà i piatti dei celebri chef Aurora Mazzucchelli (Casa Mazzucchelli), Lorenzo Vecchia (Ahimè), Jacopo Ticchi (Da Lucio Trattoria), Gianluca Degani (Gelateria Bloom) e Luca Cappelletti, mastro pasticcere. Il ricavato della cena grazie alla generosità degli chef e delle numerose aziende che si sono messe a disposizione per la fornitura gratuita delle materie prime, sarà interamente devoluto al sostegno delle famiglie in difficoltà accolte e aiutate ogni giorno dall’Antoniano. In occasione dell’evento le famiglie fragili di Bologna riceveranno anche una cesta con tanti prodotti alimentari da utilizzare nelle settimane di festa. Tra le aziende che sostengono l’iniziativa: Forno Brisa, FIVI delegazione Romagna, Wilden Herbals, Orme Valori Agricoli Ritrovati, Macè e Fuori Rosa catering con il contributo degli studenti dell’IIS L. Spallanzani di Castelfranco Emilia.
Per aiutare le famiglie dell’Antoniano, oltre a partecipare alla cena solidale, i residenti a Bologna potranno inoltre prenotare un box aperitivo solidale nelle serate del 3-4-5 dicembre per guardare lo Zecchino d’Oro gustando tanti prodotti speciali. Il box verrà consegnato dai volontari di Antoniano direttamente nelle case di chi sceglierà di prenotarlo. L’iniziativa è sostenuta da NaturaSì, Berlucchi, Macè, Parmigiano Reggiano, Villani. Per informazioni e prenotazioni, sia in relazione alla cena di Natale che all’aperitivo, è possibile scrivere su eventi@antoniano.it o chiamare il numero 051.5061285. Le prenotazioni per il box aperitivo verranno chiuse il 1° dicembre; quelle per la cena il 3 dicembre.
“Siamo davvero felici di tornare a ospitare in presenza la cena di Natale per contribuire a sostenere le famiglie seguite da Antoniano – spiega il direttore Fra Giampaolo Cavalli – Questa serata garantisce un aiuto concreto alle persone in difficoltà: sono, infatti, sempre di più le famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese e i bambini a cui è negata la possibilità di vivere una quotidianità serena come quella dei loro coetanei”.
La cena di Natale si inserisce nell’ambito delle numerose attività promosse dall’Antoniano in favore dei poveri. Fino al 19 dicembre sarà attiva anche la campagna solidale nazionale “Operazione Pane”, volta ad offrire un aiuto concreto alle persone che vivono in condizioni di grande povertà. In particolare, l’iniziativa solidale è finalizzata a supportare una rete di 18 mense francescane su tutto il territorio nazionale e in Siria, offrendo sostegno per l’erogazione quotidiana dei pasti e le successive attività di reinserimento sociale e lavorativo per le persone aiutate. Ogni aiuto, anche piccolo, è fondamentale e tutti possono dare una mano: per offrire un contributo basterà un sms o una telefonata da rete fissa al numero solidale 45588.
La campagna solidale è sostenuta anche dai numerosi ristoranti che anche quest’anno hanno deciso di aderire al progetto “Ristoranti per Operazione Pane” e devolvere una parte degli incassi del periodo 14 novembre-31 dicembre alle attività di Antoniano in favore dei più fragili. L’iniziativa “Ristoranti per Operazione” è patrocinata dal Comune di Bologna e organizzata in collaborazione con Associazione Cuochi Bolognesi e Unione Cuochi Sanmarinesi. È possibile consultare la lista dei ristoranti aderenti sul sito internet di “Operazione Pane”.
“Grazie alla generosità dei ristoratori che aderiscono ogni anno all’iniziativa – aggiunge Fra Giampaolo – possiamo contribuire a donare un pasto caldo a chi non può permetterselo. Lo scorso anno questo progetto ci ha permesso di garantire oltre 800 pasti, l’equivalente di una settimana di pasti distribuiti dalla mensa di Padre Ernesto”.
di Marcello Strano