Tremila veicoli che entrano in un’ora, code di attesa di 260 metri e più. Il traffico pesante derivante dalla parte di Roma nord, Settebagni, Fidene, contro le esigenze dei pendolari che dalla periferia si muovono verso il centro, e non ultima, la necessità di raggiungere l’area Tibutina e Roma Est.
Insomma, l’intersezione Bufalotta, Viadotto Gronchi e via Fucini è un crocevia nevralgico per tutta Roma nord est, e se non si vorrà rimanere inghiottiti dal traffico, o peggio ancora, rimanere prigionieri nella propria area di residenza, si renderà necessario un’intervento in favore di una grande opera pubblica atta a facilitare la circolazione in maniera ottimale e soprattutto sostenibile.
Così in via Bufalotta 148 – giovedì 7 giugno -, si è tenuto un incontro pubblico avente lo scopo di informare la cittadinanza sui progetti previsti per sanare le difficoltà della situazione viaria del quadrante.
I relatori: Mirko Coratti (Pd), Antonello Aurigemma -assessore alla Mobilità del comune di Roma – l’ingegner Bricchi del Comune di Roma e il geometra Simonetti del consorzio “Ambito Fidene-Valmelaina”. Insieme per spiegare alla gente una possibile strategia atta alla fluidificazione della circolazione. Ma non solo questo. La testimonianza di chi ha cuore i problemi di Roma, del proprio quartiere e che, per quest’ultimo, supera ogni barriera politica, come sostiene Aurigemma infatti « non mi preoccuperei del fatto che due esponenti di diverse aree politiche siano qui oggi, mi preoccuperei di più che da anni le problematiche di questo quadrante siano state dimenticate». E inoltre «siamo stati chiamati a illustrare il percorso, durato un anno e mezzo, fatto in commissione, insieme al dott. Bricchi , che è stato un lavoro propedeutico, per trovare soluzioni con i cittadini soluzioni, insieme all’agenzia della mobilità». Un percorso iniziato nel 2010, che ha visto tra i suoi più grandi promotori il consigliere comunale Mirko Coratti che sottolinea «la Bufalotta ha bisogno di opere d’intervento straordinarie come questa, ma non solo, siamo prossimi a lavorare sull’impianto fognario e sull’allargamento della via in alcuni punti»
Il tutto è ovviamente funzionale alle variazioni del trasporto su gomma, operative dal 18 giugno.
Data dalla quale i mezzi pubblici hanno cambiato direzione: quasi tutti verso Conca d’Oro, anziché verso Termini.
Dalle analisi fatte si è concluso che il semaforo non è affatto risolutivo per la stabilizzazione, la rotatoria si. Ma una grande rotatoria non serve e neanche una troppo piccola, con eventuali sottopassi, perché sarebbe inattuabile. Un mix funzionale allora: un po’ rotatoria e un po’ svincoli « abbiamo sostituito il sottopasso con una manovra indiretta» così relaziona Bricchi, delucidandone anche i benefici: la velocità infatti si alzerebbe da 12 km orari a 25 e l’abbattimento del traffico sarebbe pari al 50 per cento. A parlare di costi è Coratti, che ribadisce «1,3 milioni di euro, finanziati con i fondi dell’articolo 11 – finanziamento privato – escluso l’esproprio del distributore che si attesterebbe sui 700mila euro circa», ma questo non è tutto, infatti nel piano è prevista una variante – già approvata – per la realizzazione di parcheggi adiacenti al viadotto Gronchi, insomma, il tempo di rimodulare l’impianto di pubblica illuminazione, da parte di Acea, vista la variante del parcheggio, e si cominceranno i lavori.
Michelangelo Letizia