«Sul “filo di lana” il centro destra cerca di appropriarsi di un progetto che non è suo
Siamo in dirittura d’arrivo di un progetto al quale ho lavorato da anni, con fondi già stanziati e il disco verde per la sua realizzazione. Vantaggi per il traffico congestionato della zona.
Ora basta. Una volta per tutte cominciamo a fare chiarezza. E’ giunto il momento di smentire
le falsità di alcuni esponenti municipali del centro destra che, incapaci di produrre del proprio,
quotidianamente si appropriano e si rivendono il lavoro degli altri. Mi riferisco, tanto per fare
un esempio, al progetto di una rotatoria, al posto dell’attuale intersezione viaria, per snellire i
notevoli problemi di traffico tra via della Bufalotta, via Fucini e il viadotto Gronchi, con positive ripercussioni anche sulle strade limitrofe. Un progetto dettato dall’espansione urbanistica di questi ultimi anni e al quale mi sono dedicato da tempo con determinazione, che a febbraio di quest’anno ha avuto finalmente disco verde, e che ora non consento al centrodestra impunemente di appropriarsene. Si tratta di una rotonda che, quando sarà realizzata, consentirà la riqualificazione stradale dell’intera zona, con traffico più scorrevole e con parcheggi. Lo scorso 17 febbraio, su mia richiesta, veniva convocata la III Commissione Consiliare (Mobilità) con all’ordine del giorno
proprio “la rotatoria via della Bufalotta”. In quell’occasione è stato discusso un progetto di massima che avrebbe portato un sensibile beneficio alla viabilità di tutta la zona. A quella
riunione hanno partecipato gli uffici del VI dipartimento “direzione attuazione degli strumenti urbanistici”, gli uffici dell’agenzia alla mobilità, la UITS del IV Municipio e la società interessata all’intervento edilizio. La complessa problematica relativa alla realizzazione della rotonda,
fu oggetto di una lunga e approfondita discussione, che coinvolgeva anche il rilascio di un
passo carrabile per i PUP di via della Bufalotta, che secondo il Municipio non
si sarebbe potuto realizzare, se non con la previsione di una diversa viabilità
che al momento della discussione non era ancora prevista. Se mi dilungo in
questa particolareggiata ricostruzione è perché la proposta della rotatoria tra via della Bufalotta, via
Fucini e viadotto Gronchi non nasce dal nulla ma risale già al 2008, avanzata dalla precedente Giunta Municipale e da me sponsorizzata in più occasioni fin da allora, anche
con l’ausilio dell’ex assessore Claudio Ricozzi. La chiave di svolta avviene proprio il 17 febbraio, quando in Commissione, al fine di un miglioramento della viabilità e la risoluzione del rilascio delle necessarie autorizzazioni, furono destinati i fondi del PRU Fidene Val Melaina per l’intervento della rotatoria e il relativo esproprio dell’area del benzinaio, uno dei veri motivi ostativi per la realizzazione dell’opera da anni inutilmente richiesta. Restava, comunque, un problema da
risolvere. I fondi erano già stati destinati ad altre opere e le problematiche poste dal VI Dipartimento richiedevano un intervento da parte della Regione Lazio. Io stesso, e non esponenti del centro destra, mi sono recato alla Regione Lazio per sollecitare una soluzione al problema, senza che questa determinasse un nuovo iter della pratica ed è stata accettata. Nella riunione del 17 febbraio si è stabilito anche che gli oneri derivanti dal Piano Urbano Parcheggi, inserito nell’ambito
dell’intervento del Piano Recupero Urbano, venissero destinati, con un emendamento della Commissione Consiliare, alla costruzione di una strada di collegamento tra i parcheggi e via Villa di Faonte. Questo permetterebbe di sbloccare il passo carrabile che dà l’accesso da via della Bufalotta e quindi di poter usufruire anche dei parcheggi pubblici già esistenti. Questa, per essere chiari, è la situazione riguardo al progetto della rotatoria di via della Bufalotta. Sono anni che mi
batto per la soluzione dei tanti problemi del mio quartiere. Un quartiere dove sono nato e dove ho mosso i primi passi in politica. Un quartiere che mi ha dato molto e al quale ho dato con amore gran parte del mio impegno sociale. Una politica che riguardi i problemi della gente
comune, per esempio la viabilità di chi deve andare a lavorare tutte le mattine e che ormai da anni, in virtù dell’espansione urbanistica, resta imbottigliato in un traffico ormai senza controllo».
Mirko Coratti