Un gruppo di studenti è salito stamani sul tetto del Liceo Plauto, nel quartiere di Spinaceto a Roma, lo stesso dove due giorni fa ci sono stati momenti di tensione con le forze dell’ordine. I ragazzi chiedono ascolto alle istituzioni e vogliono essere ricevuti per esporre le ragioni della loro protesta.
In un post Facebook, il collettivo Osa (Opposizione Studentesca d’Alternativa) spiega: «Lo diciamo da mesi ormai: le nostre proteste, occupazioni, picchetti e scioperi non sono un gioco ma rappresentano la volontà di noi studenti di essere ascoltati dalle istituzioni e avere voce in capitolo sui fondi che il Governo sta per stanziare sulla Scuola pubblica.
Siamo una generazione a cui la nostra classe dirigente, di centrodestra e di centrosinistra, ha tolto il futuro: la scuola non ha più una funzione di emancipazione, individuale e collettiva, e se guardiamo avanti ci aspettano solo precarietà e un mondo in piena crisi ecologica. Ora vogliamo parlare noi». Per questo, scrivono gli studenti, «chiediamo immediatamente una risposta da parte del Ministero dell’Istruzione, della Città metropolitana e della Prefettura: vogliamo un incontro e risposte concrete subito. Non scenderemo dal tetto del Liceo Plauto finché non verremo convocati: ci uniamo quindi all’occupazione permanente del liceo Albertelli. È una promessa: il tetto del Liceo Plauto e l’occupazione del Pilo Albertelli non verranno liberati finché non verremo ascoltati».
Alessia Di Domenico