Roma, 21 dic. – Nel Lazio ci sono “alcuni istituiti di pena dove il sovraffollamento e’ molto più significativo della media regionale, 118%, e nazionale, 107%. La situazione più preoccupante è da tempo quella Latina, dove il tasso di sovraffollamento e’ al 173%”
Lo ha detto il garante regionale dei Detenuti, Stefano Anastasia, presentando i dati 2021 sui luoghi di privazione della libertà nel Lazio. Il carcere pontino “e’ costituito per metta dalla sezione maschile e per metà dalla sezione femminile- ha spiegato Anastasia- In quella femminile non c’è sovraffollamento che quindi e’ tutto concentrato nella sezione maschile
Latina è stata recentemente teatro di una protesta di detenuti che ha comportato l’intervento delle forze dell’ordine. Non posiamo sottovalutare che queste cose sono legate a particolari condizioni di detenzione”. Inoltre “una condizione di sovraffollamento superiore alla media regionale e nazionale ci sono anche Civitavecchia, 152%, Roma Regina colei, 144%, e Rebibbia femminile, al 134%- ha continuato Anastasia- Questo ci dice quanto sia difficile la situazione in questi istituti. In particolare pesa sulla necessità di molti detenuti di potersi avvicinare ai propri luoghi di vita e ai familiari.Infatti, gli istituti penitenziari sono congelati dall’effetto Covid, perché in tanti istituti della nostra regione e non solo ci sono stati molti trasferimenti di diverse decine di detenuti da un luogo a un altro, spesso in altre regioni, e non riescono a tornare nella loro sede originaria. Perché ogni trasferimento va centellinato in quanto va garantita la quarantena all’ingresso in istituto e quant’altro: questo sta rendendo molto complicata la gestione della vita in carcere”.
Francesca Romana Cristicini