Roma, 23 dic. – La giunta Zingaretti distrugge il dibattito a suon di maxi emendamenti e non ha tagliato l’odiosa tassa sulla salute legata al commissariamento della sanità.
“Tutti i contribuenti del Lazio, senza esclusione di fasce sociali, sborsano da anni la famosa addizionale Irpef dello 0,50, che ha pesato nelle tasche dei cittadini per circa 800 milioni di euro nel 2020, il cui extra gettito viene dirottato sui trasporti e servizi sociali”. Così Angelo Tripodi, capogruppo regionale della Lega, motivando il voto contrario sulla Legge di stabilità 2022 e sul Bilancio previsionale 2022-2024
“Perché la Regione Lazio non la elimina o la utilizza per implementare i servizi sanitari, viste le condizioni degli ospedali e le lacune clamorose nelle province del Lazio?- ha chiesto Tripodi- Parte del gettito della tassa sulla salute viene utilizzato per coprire i mutui, una procedura che non è affatto in linea con quanto previsto dalla legge”
Non bastasse, la Regione Lazio ha contratto un mutuo con lo Stato di oltre 10 miliardi di euro nel 2013, le cui rate di ammortamento sono state slittate fino al 2033. Soltanto una rata è stata saldata
Insomma i successori di Zingaretti si troveranno una Regione indebitata fino al collo, così i tributi, tra tasse e imposte, schizzano alle stelle. Altrimenti il bilancio regionale andrebbe in default, qualora venisse eliminata l’addizionale Irpef dello 0,50 nonostante la Corte dei Conti abbia indicato di abbassare i tributi
”Ma i conti non tornano, così la Giunta ha previsto la riduzione del fondo taglia tasse: da oltre 300 milioni di euro si è giunti ad appena 130 milioni di euro”, conclude Tripodi.
Francesca Romana Cristicini