La mostra presenta un’importante e corposa sintesi del lavoro del
maestro Turi Sottile, siciliano di nascita e romano d’adozione,
pittore di rilievo internazionale, presente con le proprie opere in
oltre trenta Musei d’Arte Moderna e Contemporanea ed importanti
collezioni pubbliche e private. Ha effettuato, dal 1958, mostre
personali e collettive in Italia e nel mondo e dal 1967, per diciotto
anni consecutivi, ha ideato, promosso e diretto la “Rassegna d’Arte
Internazionale di Acireale”. L’esposizione costituita da un corpus di
64 opere, a simboleggiare i 64 anni trascorsi dalla sua prima mostra
personale del 1958 a Messina, ripercorre l’itinerario di un Artista
che ha colto, con intelligenza ed acuta sensibilità, passaggi e snodi
dell’arte contemporanea, spesso anticipandoli, come dichiarato dallo
stesso Sottile: “Nella mia vita di artista mi perseguita uno scarso
tempismo: arrivo sempre due anni prima”. Nella sua lunga narrazione
pittorica, e di “mestiere”, il maestro Turi Sottile da un iniziale
impianto figurativo, degli anni ‘50, vira verso misteriose visioni
cosmiche. Successivamente la sua pittura giunge attraverso un percorso
di crescita artistica alla rivisitazione della grande Arte della quale
l’artista coglie l’originaria sostanza pittorica, fino a pervenire
allo splendore cromatico dell’ultimo periodo. Costante dell’artista è
la ricerca e la resa poetica della Luce. Studioso delle alchemiche vie
dell’arte e spinto dalla curiosità, l’artista “ricercatore” è riuscito
ad aggiungere ancora un quid a ciò che era già conosciuto. Ha trovato
nelle miniere di Boccheggiano ed altrove, la fonte degli stessi
pigmenti con i quali dipingevano gli artisti del ‘500. Ha scoperto la
posizione matematicamente certa della “Riga di Fraunhofer” nello
spettro solare, ha giocato nelle sue opere con “La finzione
prospettica”, ha timbricamente espresso “Le superfici diverse” fatte
di tele destinate ad altri usi per arrivare, infine, ai supporti
tecnologici trasparenti e morbidi protagonisti principali della
mostra. Tutto ciò perché Turi Sottile è fermamente convinto che
l’artista debba essere testimone indelebile del periodo storico e
sociale in cui vive. Essere, insomma, coetaneo della propria
contemporaneità. Un evento da non perdere, che riscopre e ripropone al
grande pubblico italiano, non solo siciliano, le fattezze di un
artista che ha lasciato tracce fondamentali del suo percorso pittorico
nella storia dell’arte di questo nostro Paese. Un grande protagonista
del passato e un grande artista del futuro.