E’ possibile progettare degli edifici in grado di ridurre il loro impatto sull’ambiente? Si tramite l’architettura sostenibile o biorchitettura che deve essere considerata come un approccio culturale nata dalla bioedilizia negli anni 70. Si tratta in pratica di progettare edifici efficienti che rispettino le necessità per cui vengono costruiti, ponendosi come finalità l’efficienza energetica, il miglioramento della salute e il comfort.
I vantaggi di questo tipo di costruzione è principalmente nel rispetto dell’ambiente e della sostenibilità. Grazie al comfort e alle prestazioni di efficienza energetica hanno un valore commerciale più alto. Anche se l’investimento iniziale è maggiore, il risparmio economico in seguito non è indifferente.
Un edificio è definito “sostenibile” quando rispetta il più possibile i principi base della bioedilizia dalla progettazione. I materiali di costruzione devono essere scelti in merito ai principi di ecosostenibilità e devono essere efficienti, durevoli nel tempo e che siano prodotti che rispettano la natura. Infine lo smaltimento dei rifiuti prodotti dalla costruzione dovranno essere di facile recupero e riciclo degli scarti.
I materiali utilizzati devono essere naturali e provenienti da un ciclo produttivo con un basso impatto ambientale. Il primo fra i materiali utilizzati in bioarchitettura è il legno, che è caratterizzato dalla lunga durata e dall’isolamento termico. Altro materiale è il sughero per la sua proprietà di isolamento e può essere utilizzato come pannelli, grazie alla sua grande traspirabilità è molto utile per l’isolamento acustico degli ambienti. Un buon insonorizzante per ambienti è la paglia garantendo nel contempo anche la traspirazione. Non dimentichiamo la canapa che insieme alla calce forma blocchi da utilizzare nelle strutture in legno. Per ultimo oltre al biocemento, materiale in grado di “autoripararsi” grazie ai batteri contenuti, bisogna ricordare il laterizio microporizzato, i cui blocchi sono traspiranti, isolamenti dal punto di vista termico e acustico.
Agostino Fraccascia